L'Aquila: orti urbani per la ricostruzione post terremoto
Anche all’Aquila arrivano gli orti urbani per ricreare il tessuto sociale dopo il terremoto: 216 orti gestiti in collaborazione con l’Ente Parco del Gran Sasso e dei Monti della Laga
28 July, 2010
Elisa Bianco
All’Aquila gli orti urbani assumono un ruolo e un significato differente da quelli sorti in altri capoluoghi italiani: considerando, infatti, che la struttura del territorio permetteva di disporre di spazi sufficienti in prossimità dei centri abitati e che avere un orto familiare era una pratica storicamente consolidata e diffusa, probabilmente non sarebbe mai stato necessario coordinare un’iniziativa comunale se il terremoto non avesse drasticamente mutato lo status quo.
Sulla base dei grandi benefici positivi che apportano alle comunità locali, come ad esempio il fatto che favoriscono l’aggregazione sociale, anche all’Aquila sono stati progettati una serie di orti urbani per contribuire alla ricostituzione della città dopo il sisma. I 216 orti urbani previsti rientrano all’interno del più ampio progetto di riqualificazione del territorio post terremoto denominato C.A.S.E. (Complessi Antisismici Sostenibili Ecologicamente).
In virtù della sua competenza tecnico-scientifica in materia di salvaguardia delle colture agricole locali e dell'esperienza profusa nella creazione di orti collettivi nelle tendopoli aquilane, il Comune deIl’Aquila ha deciso di firmare un protocollo di intesa col Parco del Gran Sasso e Monti della Laga per assegnargli la gestione provvisoria degli orti. L’assegnazione era riservata ai residenti del progetto C.A.S.E. e considerato che al momento dell’attribuzione la stagione agraria era già iniziata, i criteri di assegnazione sono stati diversi da quelli soliti e basati su una procedura d'urgenza: l'Ente Parco ha infatti provveduto ad assegnare gli Orti Urbani secondo l'ordine di arrivo delle domande pervenute.
È stato redatto dall’Ente un manuale per la corretta gestione degli Orti, ispirata al principio della sostenibilità ambientale, che prevede, tra le altre cose, sistemi di raccolta dell'acqua piovana e lo sfruttamento dell'energia fotovoltaica. Tutte le informazioni possono essere reperite sul sito del Parco: www.gransassolagapark.it/bandi.asp