Trasporto pubblico, in Campania lo studio non sarà più agevolato
Il mancato rinnovo dei contributi stabilito dalla giunta regionale annulla le tariffe agevolate destinate agli studenti della Campania. I tagli della Regione vanno quindi a colpire i più giovani che pagheranno abbonamenti a tariffa intera, mandando in soffitta gli sconti nati per tutelare il diritto allo studio
28 July, 2010
Gli studenti campani rischiano di avere amare sorprese al ritorno dalle vacanze: la ripresa delle attività didattiche infatti non sarà agevolato, a causa dell’abolizione delle tariffe scontate per gli abbonamenti al trasporto pubblico.
La giunta regionale infatti non sembra essere intenzionata a rinnovare i contributi per la promozione della mobilità giovanile e per la tutela del diritto allo studio, in vigore dal 2005. Per il mancato rinnovo, stabilito dall’assessore regionale ai Trasporti Sergio Vetrella, già dal mese di maggio gli iscritti alle università hanno iniziato a pagare l’abbonamento mensile a prezzo pieno. A settembre, stessa sorte potrebbe essere riservata agli alunni delle medie superiori e dei corsi di formazione. Il taglio agli stanziamenti della Regione Campania per il trasporto pubblico sono quindi destinati a ricadere sui più giovani. L'abbonamento mensile agevolato era infatti previsto per gli studenti di elementari, medie, superiori (fino ai 20 anni) e per gli studenti di università e corsi di formazione (fino a 26 anni), con sconti che andavano dal 40 fino al 60%, anche in base al reddito.
Una decisione incomprensibile ma che va esattamente nella direzione intrapresa dall’assessore regionale ai Trasporti Sergio Vetrella il quale, – come dichiarato davanti alle telecamere di Raidue durante il programma “Quello che”– intende scoraggiare l’utilizzo dei mezzi pubblici.