Balotta: "Gare vere per un trasporto pubblico più efficiente"
L'esperto di trasporti di Legambiente Lombardia ad Eco dalle Città: "Non ci sono sufficienti garanzie perchè la messa a gara venga fatta in modo serio". Il modello resta il Nord Europa: "Tra le imprese deve esserci un confronto vero e l'amministrazione pubblica deve pianificare e controllare puntualmente". "Va premiato chi garantisce un servizio capillare, non solo tariffe basse"
29 July, 2010
"In Italia la messa a gara non porta automaticamente al miglioramento del trasporto pubblico locale". Secondo Dario Balotta, esperto di trasporti di Legambiente Lombardia ed ex segretario generale della Fit-Cisl Lombardia, il regolamento approvato dal Consiglio dei Ministri che dà il via libera dal prossimo anno all'assegnazione attraverso gare pubbliche dei servizi di trasporto pubblico, "non disegna un nuovo contesto di responsabilità". "Anche in passato c'è stata l'indicazione a fare le gare ma, di fatto, queste sono sempre state vinte dai vecchi gestori". Per migliorare i servizi di tpl "palesemente inadeguati e inefficienti nel nostro Paese, servono gare serie come nel Nord Europa: deve esserci da parte dell'amministrazione pubblica una forte volontà per pianificare e controllare il servizio e, tra le imprese, un vero confronto". I rischi che Balotta intravede sono che, anche a fronte della messa a gara, chi si aggiudica la gestione "si sieda e aspetti i contributi pubblici" e che "le tariffe applicate all'utenza restino un fattore determinante per l'assegnazione". Per il responsabile di Legambiente dovrebbe esser piuttosto premiata l'azienda pronta a garantire un servizio capillare e non tanto chi applica le tariffe più basse: "In questi anni la malcelata socialità del costo contenuto dei biglietti ha giustificato troppo spesso una bassa qualità del servizio generando per di più un enorme paradosso: solitamente chi ha un accesso facilitato alla rete di trasporto pubblico, e beneficia delle tariffe contenute del tpl, appartiene ad una classe sociale benestante, mentre chi ha basso reddito deve ricorre molto più spesso all'auto privata con costi maggiori".