Che fine hanno fatto i raggi verdi milanesi?
Proposto dalla giunta Moratti nel 2006, stenta a partire il progetto dei raggi verdi milanesi, otto lunghi percorsi ciclabili dal centro città alle periferie da realizzare in vista dell’Expo 2015. Costo previsto 46 milioni di euro
08 August, 2010
Chi li ha visti? Gli otto raggi verdi milanesi sembrano destinati a rimanere sulle tavole disegnate dal progettista, l’Architetto paesaggista Andreas Kipar. Eppure, l’idea era stata uno dei cavalli di battaglia della giunta di Letizia Moratti non appena si insediò a Palazzo Marino nel 2006.
Otto lunghi percorsi ciclabili per un totale di 72 km di tragitti da sistemare o da creare ex-novo, e oltre 50 mila alberi da piantumare. Obiettivo? Avvicinare le periferie al centro immaginando una rete ciclabile simile a una grande ruota di bicicletta con otto arterie per pedalatori che, come i raggi di una bici, vanno dal centro città alla cintura esterna. Un’infrastruttura verde da completare- secondo le previsioni di allora- entro l’Expo 2015 per collegare il centro ai padiglioni Expo nella Fiera Rho-Pero, all'Abbazia di Chiaravalle, al Parco Forlanini o al Parco Nord.
Ora, a quattro anni dalla presentazione del progetto, l’unica prospettiva realistica è quella di vederne realizzati due su otto. Le cause del ritardo sono dovute principalmente ai costi preventivati in circa 46 milioni di euro. Una cifra enorme per il Comune di Milano che, in epoca di tagli alle risorse, vive di ristrettezze economiche come tutti gli enti locali.
Ad oggi il Comune ha realizzato solo alcuni metri in piazza Einaudi, riqualificando un percorso che già c’era e piantumando una cinquantina di alberi. Un intervento, tra l’altro, finanziato da uno sponsor privato. E proprio i privati potrebbero essere “coinvolti” per dare una mano a proseguire con il progetto. Il progettista Andreas Kipar ha dichiarato a Repubblica che: “dobbiamo cercare di sfruttare il più possibile i piani di trasformazione urbana in modo da costringere i privati che costruiscono in città a realizzare parti dei raggi a costi zero per l'amministrazione". Una scelta che potrebbe trovare l’appoggio di Palazzo Marino e che è già in sperimentazione al Portello per la creazione del settimo raggio. Qui, il progetto urbanistico a City Life consentirà di avere il tragitto che collega l’Arco della Pace con l’area del Portello.
Cosa succederà ai raggi verdi dopo la scadenza del mandato della Moratti il prossimo anno è difficile dirlo. Al momento, è in previsione la realizzazione del primo dei raggi verdi entro marzo 2011. Si tratta di una ciclabile di 7,6 chilometri, comunque già esistenti e solo da riqualificare e da piantumare con 250 nuovi alberi. Il percorso parte dall'Ottagono e porterà al Naviglio della Martesana e all'università Bicocca. Le spese sono tutte sostenute dal Comune che ha già appaltato i lavori di riqualificazione delle piste, investendo 5 milioni di euro.
Raggi verdi, due in partenza gli altri sei restano un sogno- da La Repubblica dell'8.08.2010