Piano Rifiuti: Penati chiede di essere nominato Commissario Straordinario
Dopo una maratona di 13 ore conclusa alle 4.30 del mattino, manca il numero legale in consiglio provinciale.Al centro del dibattito il termovalorizzatore e la raccolta differenziata. Legambiente: non c’è bisogno di nuovi inceneritori
31 October, 2008
Una seduta fiume conclusa alle 4.30 della notte quella del Consiglio provinciale di Milano per l’approvazione del Piano dei Rifiuti. Ma ad essere approvati sono stati soltanto 9 ordini del giorno e poi si è rimandata la seduta alla mattina dopo (cioè a qualche ora più tardi). Ma anche in questa seconda occasione non si è riusciti a giungere all’approvazione del Piano Rifiuti perché Forza Italia, Comunisti Italiani e Sinistra critica hanno fatto mancare il numero legale pur essendosi presentati all’appello iniziale. Il Presidente della Provincia Filippo Penati ha però chiesto di essere nominato Commissario straordinario per l’approvazione del Piano Rifiuti, come prevede la legge regionale qualora non si approvi il Piano entro la data prevista, che era appunto il 31 ottobre. Come Commissario straordinario, Filippo Penati potrà avocare a sé i poteri del Consiglio e procedere ad approvare la delibera sul Piano rifiuti. Al centro del dibattito,e degli emendamenti presentati, è stato ancora il tema del termovalorizzatore e del rafforzamento della raccolta differenziata-. Si differenzia ancora troppo poco e ad abbassare la media provinciale è soprattutto Milano che ha percentuali di raccolta differenziata ancora troppo modeste. Sinistra critica e Comunisti italiani, questi ultimi hanno annunciato di uscire dalla maggioranza, temono che si voglia far prevalere la logica di costruzione di nuovi impianti su quella della differenziata e del recupero. Nel dibattito interviene anche Legambiente Lombardia che, con un proprio comunicato stampa, ribadisce come il Piano Rifiuti non debba diventare un pretesto per costruire nuovi inceneritori a Milano perché non rappresentano una priorità.
Comunicato stampa Agenzia Omnimilano
Comunicato stampa di Legambiente Lombardia