Pericolo di commissariamento per 125 amministrazioni campane
Se non ci sono livelli sufficienti di raccolta differenziata paga l’intera amministrazione. Come? Tutto commissariato
03 November, 2008
Commissariamento delle intere amministrazioni, e non invio di commissari ad acta per gli enti che sono in ritardo sulla raccolta differenziata. “La legge attuale - ha spiegato Bertolaso - prevede che vengano commissariati solo i funzionari delegati alla gestione dei rifiuti e non il sindaco e la Giunta. In questo modo, facciamo solo un favore ai comuni pigri e inadempienti, sostituendoci a loro nella gestione della raccolta differenziata che sappiamo quanto sia complessa. I nuovi provvedimenti allo studio del governo prevedono la possibilità di ‘mandare a casa’ sindaco e Giunta che non riescono a tenere pulite le strade dei loro paesi e non riescono a fare una seria raccolta differenziata, quindi non si tratta di un commissariamento parziale ma di una sostituzione vera”.
Così, mentre erano già cominciati i commissariamenti di 20 comuni del casertano, si è fermato tutto per stabilire misure più drastiche nei confronti di quelle amministrazioni, che sono ancora lontane dal raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata. Questi ultimi, stando al piano regionale, sono del 25% di raccolta differenziata entro il 31 dicembre 2008, del 35% entro dicembre 2009 e 50% entro la fine del 2011.
Sarebbero 125 i comuni a rischio commissariamento.
Dalla lista, pubblicata da Repubblica, non sarebbe escluso il comune di Napoli. Il periodo preso in riferimento per la valutazione sarebbe, infatti, settembre/ottobre 2008 e l’amministrazione, a settembre, ha raggiunto solo il 16% di raccolta differenziata.
Non sono lontani dalla verità i numeri che si riferiscono ai comuni a rischio, se si pensa che già Legambiente aveva reso noto, con il dossier Comuni Ricicloni, che, nel 2007, in Campania, a superare la soglia del 35% di raccolta differenziata erano solo 155 comuni.