Bari: "cancellate" le gomme da masticare da piazza del Ferrarese
Riapre al pubblico piazza del Ferrarese dopo l'operazione "anti-chewing gum". Il sindaco di Bari, Michele Emiliano: "La pietra bianca ha resistito persino sotto il bombardamento del ‘43 ma non resiste alle gomme da masticare"
24 September, 2010
Giuseppe Miccoli
Beni pubblici e nuove tecnologie. Un connubio valido ed efficace tra le istituzioni e le imprese che ha mostrato come il marketing pubblicitario possa andare a braccetto con i buoni propositi. L’intervento pilota della ditta “La lucente”, la s.p.a di Modugno che ha già stipulato sempre in merito alla pulizia urbana altri contratti con la città di Bari, sotto la supervisione dell’AMIU di Bari (Azienda Municipale Igiene Urbana), per la rimozione delle gomme da masticare dai pavimenti della città, è terminato con un successo.
Questi i numeri. Dieci giorni di lavoro con un costo complessivo di 25.000€ con la finalità di far risplendere nuovamente la Piazza della Festa di San Nicola, Piazza Ferrarese. I Costi sono stati sopportati dalla stessa impresa in cambio della possibilità di un consenso largo e dalle positive ricadute. E così è stato. Molte sarebbero le possibilità di commesse che possono arrivare, soprattutto da altre città pugliesi e da alcune città del Piemonte, secondo le indiscrezioni dell’imprenditore.
Questo speciale macchinario ha sparato alle “gomme” con forti getti di anidride carbonica a bassissima temperatura -79°, esercitando un’azione abrasiva. Il risultato è stato per la l’intera piazza un impareggiabile colpo d’occhio.
“Il travertino ha bisogno di periodiche azioni di pulizia – ha terminato il sindaco - ma anche di rispetto da parte di coloro che masticano e poi gettano in terra le gomme”. Questo malcostume si traduce in un onere in più da sopportare per le aziende municipalizzate nonché in un aumento dei costi di gestione. Ad esse, in effetti, spetta la rimozione di questi particolari rifiuti speciali. Sicuramente una tassa ambientale dall’apposita voce in bilancio, “fondo rimozione chewin-gum“, potrebbe rimpinguare le casse pubbliche dei comuni, ma solo un divieto con sanzione pecuniaria potrebbe scoraggiare il popolo dei masticatori incivili. Una multa è stata già prevista e riportata dall’art. 255 del Testo Unico Ambientale, la quale prevede per l’abbandono di rifiuti non pericolosi e non ingombranti una sanzione amministrativa che varia da 25€ a 155€.
Un modo per ridurre l'impatto ambientale della gomma da masticare arriva dal Messico: i chewing-gum biodegradabili Chicza Rainforest Gum. In italia sono arrivati recentemente, dopo aver ricevuto il premio come "Miglior nuovo alimento biologico" al Natural and Organic Products Festival di Londra.
La casa di produzione è la messicana Chicza, il cui nome trova origine direttamente nel chicle, la gomma naturale impiegata tradizionalmente per il chewing-gum, ingrediente oggi quasi interamente sostituito con la più economica gomma sintetica. Le gomme Chicza, oltre ad essere al 100% naturali, hanno un ciclo di vita di soli due mesi, ritornando presto alla terra come recita lo slogan "Viene dalla Terra e ritorna alla Terra". La Chicza è disponibile nelle Botteghe del Commercio equo e solidale e in alcune tabaccherie.