"Troppi esoneri, così la domenica ecologica non vale più". La lettera agli assessori e la risposta di Tricarico e Sestero
17 ottobre, domenica a piedi nella Ztl centrale di Torino dalle 10 alle 19: esonerati dal blocco i veicoli a metano, gpl ed elettrici. Lettera aperta di Vanda Bonardo, Fabio Dovana e Paolo Hutter agli assessori al all'Ambiente e al Traffico: "Le esenzioni previste al blocco del traffico lo vanificano e fanno assomigliare la domenica ecologica a una sorta di ztl episodica". La risposta degli assessori comunali Tricarico e Sestero pubblicata da Nuova Società.it
14 October, 2010
Cari assessori al Traffico e all'Ambiente,
dopo le ultime esperienze poco positive pensiamo che non si possa riproporre con le stesse modalità la cosiddetta domenica ecologica. Ormai da tempo una domenica in cui si blocca il traffico solo nella parte centrale della città - oltretutto ridotta rispetto al perimetro dei corsi Vittorio Inghilterra Regina - con tutta evidenza non è un provvedimento antismog. Ma infatti la si chiama domenica ecologica alludendo al suo carattere di momento di respiro, di esperienza di una città diversa, di vivibilità.
Ora però, come evidenziato clamorosamente nell'ultima domenica ecologica (vedi cronaca di Repubblica) le esenzioni previste al blocco del traffico lo vanificano e fanno assomigliare la domenica ecologica a una sorta di ztl episodica. Dato che i vigili assicurano di aver trovato pochissimi trasgressori all'ordinanza, sono i criteri che non vanno più bene. In particolare le auto a gpl e metano, inspiegabilmente esonerate dal fermo, sono diventate molte. A questo punto a che serve una siffatta domenica "ecologica", in cui pedoni e ciclisti non possono stare tranquillamente in mezzo alle strade del centro? Si rischia solo di contribuire a svalorizzare un aggettivo - ecologico- già inflazionato.
Ci parrebbe dunque opportuno che almeno in quell'orario - o anche soltanto nel pomeriggio - il blocco sia totale e gli esoneri siano eccezionali. Viceversa è davvero meglio lasciar perdere e concentrarsi su altre iniziative.
Con spirito costruttivo:
Vanda Bonardo
Fabio Dovana
Paolo Hutter
La risposta degli assessori all'Ambiente e al Traffico pubblicata su Nuova Società.it del 14.10.2010:
Tricarico e Sestero: “Valuteremo cambiamenti alle domeniche ecologiche”
Giulia Zanotti
Non si è fatta attendere la risposta alla lettera aperta pubblicata da Nuovasocietà a firma di Vanda Bonardo, Paolo Hutter e Fabio Dovana, in cui si mette in discussione la gestione delle domeniche ecologiche da parte del Comune di Torino.
L'assessore all'Ambiente Roberto Tricarico ribatte ai mittenti affermando che sono già stati presi provvedimenti a riguardo. «Dal prossimo anno le domeniche ecologiche saranno calibrate in modo del tutto diverso. Sebbene sia ancora presto per parlarne – ha detto l'assessore – stiamo studiando un piano che soddisfi sia l'esigenza di chi si deve spostare sia di chi vuole godersi la città di Torino senza traffico».
Non sembra però possibile una domenica ecologica senza auto a gas e metano, punto importante nella lettera. Infatti se un tempo se questo tipo di vetture erano così poche in circolazione da essere esenti dal blocco, ora invece non è più così. «Bloccare completamente i mezzi di trasporto che usano carburanti diversi da diesel e benzina è impensabile e nemmeno la totalità dei cittadini sarebbe favorevole». La soluzione, spiega Tricarico, potrebbe essere invece quella di «ridurre il perimetro dell'area bloccata alle auto, creando una grande zona completamente pedonale al centro di Torino» lasciando circolare i veicoli a gpl e metano al di fuori del centro.
Anche Maria Grazia Sestero, assessore alla Viabilità e ai Trasporti, spiega le difficoltà di un blocco totale del traffico in città: «Ci sono categorie, come ad esempio i medici, che si è obbligati a fare passare, al di là del problema dell'inquinamento». La Sestero ha però aggiunto di poter fare poco per risolvere la questione: «Io sono solo una cofirmataria dell'ordinanza e mi tocca solo in modo marginale. Quello delle domeniche ecologiche è un problema ambientale prima che di viabilità».
Dunque il dibattito è aperto, su questa questione spinosa.