Pullman turistici, ancora polemiche per la "sosta selvaggia"
I volontari di Legambiente Lazio hanno monitorato il comportamento degli autobus per turisti in alcune zone del centro storico di Roma. Le aree destinate alla sosta breve (massimo 15 minuti) vengono in realtà usate per fermarsi più a lungo, e in generale la presenza dei torpedoni in città è ovunque massiccia. L'associazione chiede maggiori controlli e norme più severe per limitare la circolazione nei siti turistici
14 October, 2010
Continua la polemica per la presenza “selvaggia” dei pullman turistici nelle aree turistiche della capitale, accusati di utilizzare le aree per la sosta breve come parcheggio a lunga permanenza. A rilanciare le accuse, stavolta, è Legambiente Lazio, che ha effettuato un monitoraggio di un'ora presso lo stallo di Colle Oppio, dalle 9 alle 10 di martedì 12 ottobre, per valutare sul campo la situazione. L'associazione ha rilevato che, su 18 torpedoni in arrivo, poco meno della metà (8 per la precisione, il 44%) non sono ripartiti dopo i 15 minuti previsti per le aree di sosta breve. Inoltre, su via dei Fori Imperiali, nella mezz'ora compresa tra le 10 e le 10.30, sono transitati 64 mezzi turistici, dei quali 55 pullman (solo 5 del servizio turistico Atac 110) e 9 minibus, pari a una media un torpedone ogni 30 secondi, con il conseguente impatto in termini di smog.
La denuncia dell'associazione non si ferma qui: secondo Legambiente, «I pullman spadroneggiano un po' ovunque e si fermano dove vogliono, da via del Teatro Marcello a Borgo Sant'Angelo, da via Cavour (in doppia fila) a piazza dell'Esquilino. E se non si fermano è anche peggio, visto che iniziano a peregrinare in giro per il centro per tornare poco dopo a recuperare i turisti». Gli ambientalisti lamentano, in seguito al monitoraggio effettuato, l'inefficienza dei controlli: «A Colle Oppio, una pattuglia dei vigili urbani è spuntata poco dopo le 9, sanzionando un pullman non in regola con il contrassegno, ma non appena la Municipale si è allontanata il caos è tornato a regnare sovrano». Un problema che affligge numerosi siti storici della capoitale: dalla Basilica di Santa Maria Maggiore, a Castel Sant'Angelo, Villa Borghese, Via del Traforo, Circo Massimo, Piazza Risorgimento e Via della Conciliazione, da Via delle Botteghe Oscure e Via del Teatro Marcello a Piazza San Giovanni in Laterano e Via Giolitti.
«Il nuovo piano pullman è fallito, consentire la sosta nel cuore della città significa consegnare la Capitale ai torpedoni invadenti e inquinanti, è ora di ricacciarli lontani dai monumenti e dal centro – commenta Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio – Sosta breve o lunga piuttosto che tour in centro il problema non cambia, non si deve proprio permettere ai pullman di arrivare nelle zone pregiate della città. Roma non ha bisogno di blandire il turismo “mordi -inquina- e fuggi” con concessioni e deroghe, i romani non ne possono più del caos traffico e dello smog aggravato dai pullman che scorrazzano ovunque».
(Foto Legambiente Lazio)