Reggio Emilia: cinque nuovi progetti pilota
Le iniziative messe in piedi si caratterizzano per vantaggi ambientali ed economici, innovazione tecnologica e gestionale per i rifiuti
23 February, 2004
Si è conclusa nei giorni scorsi, con un Forum Agenda 21, la prima fase dei gruppi progetti pilota per l’attuazione degli obiettivi strategici del Ppgr (Piano Provinciale Gestione Rifiuti) della Provincia di Reggio Emilia, mirati alla riduzione della produzione dei rifiuti 'a monte' con azioni di Acquisti Verdi (Green Procurement), che coinvolgono Enti pubblici, imprese e consumatori, e mirati alla sperimentazione di recupero e riciclo di materiali. Nel periodo che va da ottobre a gennaio, cinque gruppi di lavoro a cui hanno partecipato oltre 30 organizzazioni istituzionali, imprenditoriali e associative, con una metodologia di lavoro di Agenda 21 orientata al progetto e con un approccio intersettoriale, hanno elaborato non solo nuovi progetti, ma hanno anche avviato delle sperimentazioni con risultati ambientali ed economici e tecnologici a vari livelli e per vari settori, contribuendo così alla realizzazione degli obiettivi del Ppgr. La peculiarità di questi progetti pilota a Reggio Emilia si trova nella possibilità di coniugare concretamente esigenze economiche, ambientali e sociali, attraverso percorsi e metodi di lavoro partecipati intersettoriali, e di offrire nuove opportunità di miglioramento per le politiche territoriali e per lo sviluppo delle competenze dei vari soggetti coinvolti Gli Enti pubblici. Il gruppo 'Acquisti Verdi negli Enti pubblici' ha elaborato e realizzato un bando per la fornitura di carta per il 2004 per la Provincia e i Comuni di Montecchio, Quattro Castella, Albinea, utilizzando criteri ambientali nei capitolati di bando di acquisto con riferimento ai marchi internazionali e comunitari come l’Eco-label UE e altri marchi nazionali e di prodotto. La sperimentazione del bando con l’acquisto di 2500 risme di carta ha permesso alla Provincia e ai tre Comuni di ottenere vantaggi ambientali ed economici sostanziali: 4 tonnellate di Co2 di emissioni risparmiate, circa 2000 litri di acqua risparmiati, riduzione di 12 m3 di rifiuti in discarica, oltre il 50 per cento di risparmio energetico, e dal punto di vista economico un risparmio del 3 per cento per le casse della Provincia rispetto all’acquisto di normale carta bianca, oltre ai risparmi economici nel fare un unico bando insieme tra quattro Enti pubblici. A breve saranno realizzati altri bandi con criteri verdi sia per l’acquisto di arredi scolastici e da ufficio, prodotti alimentari per mense da parte sia della Provincia che di altri Comuni, parallelamente alla creazione di un albo di fornitori di prodotti a basso impatto ambientale e di una guida operativa per gli Enti pubblici. Le imprese. Anche per le imprese è previsto una sperimentazione di politiche di Acquisti Verdi. L'iniziativa interessa quattro imprese reggiane appartenenti ai settori agro-alimentare e servizi di pulizie, Unibon/Unicarni, CoopService, Cir Food, Quanta Stock & Go. Alcune di queste aziende hanno già ottenuto la certificazione ambientale e la sperimentazione di Green Procurement e questa sarà un’ulteriore occasione di introdurre innovazione gestionale di miglioramento continuo in termini di efficienza ambientale ed economica, e di caso pilota di esempio per stimolare altre aziende reggiane ad ridurre i propri impatti partendo dagli acquisti e dalla filiera fornitori. Consumi consapevoli. Anche dal punto di vista della promozione di consumi consapevoli, un apposito gruppo di associazioni ambientaliste e di consumatori, hanno promosso il progetto 'ConsumaREsponsabile'. Il progetto prevede azioni di informazione alla cittadinanza e di formazione rivolta a educatori ambientali, operatori di cooperative sociali, insegnanti, sempre accompagnati da azioni dimostrative o distribuzione di materiali ambientalmente più sostenibili con stand, una vaglia dimostrativa del consumatore responsabile, e di prodotti alternativi in materiale riciclato e biodegradabile da usare nelle feste popolari e nei buffet. Il riciclaggio.Il gruppo 'Nuovi Materiali per l’Industria', coordinato dall’Università di Modena e Reggio Emilia, ha previsto uno studio di fattibilità del riciclaggio di componenti vetrosi e plastici da tv e pc dismessi, come materia prima secondaria per la realizzazione di nuovi prodotti, ad esempio con piastrelle realizzate con il 30 per cento di sostanze vetrose già realizzate da alcune aziende reggiane. Il compostaggio. Il quinto gruppo, coordinato dal Crpa (Centro ricerca produzione animale), ha previsto un progetto dimostrativo in un’azienda agricola reggiana di compostaggio dei rifiuti organici, scarti verdi, al fine di promuovere tra gli operatori del comparto agricolo l’uso di degli scarti verdi, in grado di sottrarre flussi significativi di scarti verdi dai rifiuti del circuito urbano, con recupero e valorizzazione finale del compost con vantaggi ambientali ed economici.