Tagli al tpl piemontese: la denuncia di Legambiente e la risposta dalla Regione
Legambiente denuncia i tagli al trasporto pubblico locale da parte della Regione Piemonte: si tratterebbe di rinunciare a 75.442.228 euro, cifra che "si tradurrà in servizi in meno per i cittadini e in esuberi di occupazione". La Regione risponde impegnandosi a "rilanciare il trasporto pubblico locale" attraverso "un piano quinquennale per il rinnovo del parco veicoli regionale"
28 October, 2010
Il bilancio di previsione 2011 approvato dalla Giunta regionale durante la seduta del 29 settembre scorso scatena la protesta da parte di Legambiente. In un comunicato del 27 ottobre l'associazione ambientalista annuncia di essere "preoccupata" dai tagli al trasporto pubblico locale. "Siamo consapevoli del difficile momento di crisi che stiamo vivendo - dice Vanda Bonardo, presidente Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta - ma sappiamo che i servizi pubblici fondamentali come la sanità, l'istruzione e il trasporto pubblico devono essere garantiti e salvaguardati. Anche la Regione Piemonte aveva individuato questi settori come prioritari: proprio per questo siamo ancora più stupiti da questi tagli e chiediamo ora coerenza tra le dichiarazioni e le voci di spesa in bilancio". La Bonardo fa riferimento alle dichiarazioni fatte a fine settembre dalla Giunta. "Il disegno di legge dà priorità a sanità (con un impegno di 8 miliardi e 135 milioni di euro), lavoro, istruzione e formazione professionale (357 milioni), trasporti (735 milioni) e politiche sociali (160 milioni)" dice per l'appunto una nota dell'epoca. Per l'esattezza, Legambiente denuncia "che le risorse destinate ai trasporti pubblici locali verranno tagliate di ben 75.442.228 euro". Cifra che "si tradurrà in servizi in meno per i cittadini e in esuberi di occupazione". "Non solo, i tagli al trasporto pubblico alimenterebbero un maggiore ricorso al mezzo privato, con conseguenti costi ambientali e sanitari che non possono essere trascurati". Il comunicato stampa che riporta tali posizioni conclude con l'intervento di Fabio Dovana, rappresentante di Legambiente al Forum del trasporto pubblico regionale della Regione Piemonte: "A rimetterci non sarebbero solo l'ambiente e i cittadini che si troverebbero alle prese con corse di bus soppresse o ridotte, ma l'intera economia piemontese verrebbe danneggiata. Per far fronte alla crisi sono necessari interventi volti all'efficienza economica della regione, per questo è giusto tagliare sugli sprechi di denaro affinchè si possa investire sui servizi davvero necessari ai cittadini".
La risposta della Regione non si fa attendere. In un comunicato stampa del 28 ottobre, gli assessori Bonino e Ravello dichiarano di "stare lavorando ad un piano quinquennale per rilanciare il Trasporto pubblico locale, rinnovando il parco veicoli regionale". Gli assessori polemizzano con l'ex Giunta Bresso e denunciano che "quasi il 70% del parco mezzi è compreso tra le categorie di emissione Euro 0 e Euro 2, che inquinano quasi cento volte un Euro 5". E annunciamo il programma futuro: "La nostra idea è di impostare un piano quinquennale per rilanciare la qualità e l’efficienza del trasporto pubblico locale, lavorando in sinergia con le aziende produttrici, i gestori del servizio e i sindacati di categoria. L’obiettivo finale è avere un parco veicoli più moderno, efficiente e di qualità, dal punto di vista del comfort e delle emissioni, in maniera tale da invogliare i cittadini a utilizzare i mezzi pubblici: più utenti ne usufruiscono e maggiore è l’utile delle aziende, che avranno così più soldi da investire pesando di meno sulle casse pubbliche. E’ l’unica strada percorribile".
Su un punto Regione e Legambiente sembrano essere concordi: "La rivisitazione del parco macchine del trasporto pubblico piemontese è fondamentale nelle azioni di riduzione di inquinamento atmosferico - sostiene l'assessore regionale all’Ambiente Ravello, che ammette: - Le azioni necessarie richiederanno l’impegno di ingenti risorse finanziarie". Noi restiamo in attesa di provvedimenti concreti.
Leggi il comunicato di Legambiente del 27.10.2010
Leggi il comunicato della Regione Piemonte del 28.10.2010