Altamura, ferma la raccolta dell’umido da cinque mesi
Ad Altamura, dal 1° giugno 2010, è avvenuta la distribuzione delle bio-pattumiere e delle buste biodegradabili per la raccolta della frazione umida ma la raccolta effettiva non è ancora partita. Il Movimento civico Aria Fresca: “Le pattumiere sono usate come fioriere”
16 November, 2010
La situazione disastrosa dell’Ambito territoriale Ottimale Bari 4 (ATO BA4) sfiora a dir poco il paradosso. Alti costi per i cittadini e bassa raccolta differenziata.
La popolazione dell’ATO, pari a circa 193.000 abitanti (Istat 2009), il 4,73% della Puglia, produce una quantità di rifiuti pari a 83.000 tonnellate in un anno, circa il 3,86% dei rifiuti pugliesi. Un terzo dell’ATO BA2, che vanta una raccolta differenziata del 20% circa. Sempre secondo i dati del 2009 della Regione Puglia, quest’ultima nell’ATO murgiano è stata solamente del 9,50% circa. I dati del 2010 mostrano un trend ulteriormente peggiore, sfiorando la soglia del commissariamento (5% circa a fronte del 7,50%). Altamura non raggiunge il 4%.
Altro problema il flusso del’intero totale complessivo dell’indifferenziato.
In mancanza di una propria discarica e di un proprio impianto di biostabilizzazione, le 223 tonnellate di indifferenziato prodotte quotidianamente vengono inviate a Giovinazzo, previo passaggio di biostabilizzazione negli impianti dell’AMIU di Bari. Ciò determina una situazione di alti costi, per via dei trasporti e del trattamento, a fronte di una raccolta differenziata disastrosa.
Su questa vicenda pone l’accento il Movimento civico Aria Fresca che, parla di “una clamorosa presa in giro con spreco di denaro pubblico”. Dal 1 giugno, data nella quale sono state consegnate le bio-pattumiere, “sono passati cinque mesi e della tanto strombazzata raccolta dell’umido non c’è traccia. Sono invece partiti a tutta velocità e già un anno e mezzo fa - continua il Movimento - gli esborsi di denaro pubblico per l’acquisto di mezzi e attrezzature necessari per la raccolta, un appalto del valore di oltre un milione di euro. E un’apposita campagna di pubblicità sul tema, altro appalto da 85mila euro! Per non parlare delle somme allegramente sborsate dal Comune per la distribuzione delle cosiddette bio-pattumiere”.
Per Aria Fresca “il sindaco e i suoi collaboratori hanno avallato la spesa senza che preliminarmente sapessero o avessero chiarito: chi ad Altamura deve provvedere alla raccolta della frazione umida e per contratto – specifica Aria Fresca - dovrebbe farlo la Tradeco”, la quale si sottrae per questioni contrattuali legate all’ultimo tratto di trasporto (Bari-Giovinazzo).
Il sindaco altamurano Stacca sulla questione dell’umido si limita a una breve replica. “Non c’è spreco di denaro pubblico. I cestini dell’umido trasformati in fioriere nascono da un’iniziativa di “guerrilla gardening” che si è tenuta in estate a cura di un’associazione culturale cittadina “Il Dugongo” per valorizzare la cultura della raccolta differenziata dell'umido”. E ricorda che “quando la raccolta partirà i contenitori devono essere utilizzati solo per lo scopo per il quale sono stati distribuiti”.