In occasione della Festa dell'Albero, guerrilla gardening contro i cambiamenti climatici
In tutta la penisola, gruppi di giovani armati di guanti e attrezzi da giardino hanno realizzato azioni di guerrilla gardening in occasione della Festa dell'Albero promossa da Legambiente. Le iniziative hanno avuto l'obiettivo di recuperare luoghi abbandonati, spazi grigi, angoli desolati delle città
22 November, 2010
La Festa dell'Albero promossa da Legambiente si è svolta di giorno e di notte: dal nord al sud Italia, gruppi di volontari armati di guanti e attrezzi da giardino hanno infatti organizzato nella notte di sabato 20 novembre azioni di guerrilla gardening notturne per mettere a dimora tante piante e fiori che, oltre a cambiare l'aspetto di aree precedentemente abbandonate e degradate, contribuiranno a rendere più pulita e respirabile l'aria delle nostre città.
"La Festa dell'Albero è una campagna di Legambiente che si ripete ormai da 16 anni - ha dichiarato Rossella Muroni, direttore generale dell'associazione - per mettere a dimora nuovi alberi che contribuiscano ad una immagine positiva delle nostre città dando però anche un segnale forte di riappropriazione del territorio e di contrasto all'inquinamento e ai cambiamenti climatici. Questa manifestazione è un'occasione per coinvolgere la cittadinanza e soprattutto i bambini in attività positive e tangibili per l'ambiente e per la vivibilità di tutti. Non a caso, l'Organizzazione delle Nazioni Unite ha dichiarato il 2011 Anno Internazionale delle Foreste, proprio per riportare all'attenzione di tutti il valore che hanno i boschi per l'equilibrio del pianeta".
Il week-end della Festa dell'Albero di Legambiente ha avuto un grande successo in tutta la penisola nonostante il clima spesso impietoso. In diverse località, gruppi di giovani si sono dati appuntamento per lasciare un segno tangibile del loro passaggio, realizzando azioni di guerrilla gardening per recuperare luoghi abbandonati, spazi grigi, angoli desolati. Un'azione in contemporanea in tutto il Paese per far emergere anche l'impegno dei ragazzi protagonisti del progetto "I giovani cambiano il clima che cambia" (dal bando Azioni in favore dei giovani del Dipartimento della Gioventù) a favore della collettività e del territorio.
In particolare, a Reggio Calabria, il gruppo giovani di Legambiente insieme all'Unione degli Studenti e al gruppo "I Piantagrano" ha realizzato nuovi spazi verdi sul lungomare, nella zona delle Mura Greche presso la targa in ricordo del Dott. Tommaso Lopez, proprio per ricordare il dirigente del Corpo Forestale dello Stato eminente studioso del patrimonio botanico di Reggio Calabria, e nel quartiere del Gebbione, per rimarcare la necessità di piantumare nuovi alberi e curare le poche aree verdi esistenti anche nelle zone periferiche della città.
Dedicate alla giornata mondiale dei diritti dell'infanzia, le azioni compiute dai volontari di Legambiente Circolo Rabat, dai ragazzi che aderiscono al progetto "I giovani cambiano il clima che cambia", insieme ai volontari della Comunità Missionaria Porta Aperta-Tenda lo Slancio, ad Agrigento, con la riqualificazione di 12 grandi fioriere in Piazza Cavour, uno dei luoghi maggiormente frequentati da famiglie con bambini, trasformate in ricettacolo di rifiuti di ogni genere, con 100 piantine messe a dimora negli spazi limitrofi all'area giochi per i più piccoli.
A Solofra, in provincia di Avellino, tantissimi giovani di Legambiente e Uds, vestiti da giardinieri urbani hanno realizzato un vero e proprio blitz contro le discariche a cielo aperto nella piazza antistante la chiesa di S. Michele, in Via Aldo.Moro e in via Felice De Stefano, dove hanno interrato piantine e fiori di vario genere, "per regalare un risveglio più roseo" ai loro concittadini.
Ancora azioni di guerrilla gardening poi a Torino, lungo la strada di Via Campagnola di Alpignano, da molti evidentemente scambiata per discarica, come a Potenza, dove è stata recuperata e l'area della rotonda di Via Londra.
Ma la Festa dell'Albero non si è svolta evidentemente solo nella notte e con azioni e blitz in tutto il week-end ha ottenuto un grande successo di partecipazione e risultati visibili e (spesso) profumati, in tante altre città. Tantissime le iniziative nella capitale e in tutto il Lazio, dove tra parchi e giardini sono stati piantumati mille alberi e tanti fiori ma anche piantine per la realizzazione di orti urbani. Operazioni di rimboschimento sono state invece effettuate nelle zone precedentemente colpite dal fuoco nel Parco Regionale Litorale di Ugento (Le), mentre gli "alberi della protesta" sono stati messi a dimora a Marzaglia, in provincia di Modena, sul tracciato della futura autostrada Campogliano - Sassuolo e in altre aree del modenese a sostegno di un progetto culturale a favore del territorio. Piantumazione e azioni di adozione del territorio hanno visto protagonisti i ragazzi delle scuole di Pontecagnano (Sa) impegnati a curare il Bosco San Benedetto di Montecorvino. Gli altri appuntamenti su www.legambiente.it.
Fonte: Legambiente