"No alle multe, sì alle bici sul tram", l'appello della Rete No Smog Firenze
La rete ambientalista No Smog Firenze chiede alle istituzioni di rispettare l'impegno previsto da due mozioni del Consiglio comunale a favore della bici sul tram, la prima delle quali approvata all'unanimità. Oggi, se si sale sulla tramvia con la propria bici, si rischia una multa che va dai 40 ai 240 euro: per evitare la sanzione, "è sufficiente modificare le condizioni generali di trasporto". La Rete porta l'esempio della città di Bergamo, dove viaggiare sul tram con la bici è una realtà quotidiana (foto)
29 November, 2010
Le associazioni e i gruppi ambientalisti aderenti alla rete No Smog Firenze (Città Ciclabile, Fare Verde, Fiab FirenzeInBici, Italia Nostra, Medici per l'Ambiente, sTraffichiamo Firenze, Terra!) hanno rivolto un appello al sindaco Renzi e al presidente di GestTramvia Bonaccorsi per "consentire il trasporto della bicicletta sul tram". L'appello è stato lanciato sabato 27 novembre in occasione di una conferenza stampa organizzata al capolinea del tram in piazza Stazione.
"Chiediamo che venga accolto l'impegno previsto da due mozioni del Consiglio comunale a favore della bici sul tram", hanno affermato i rappresentanti delle diverse associazioni, insieme ai consiglieri comunali che hanno aderito all'appello, Cruccolini, De Zordo, Galli, Gallo, Giocoli e Grassi. "La prima mozione consiliare sull'uso della bici, la n. 316, risale al 16 novembre 2009 ed è stata approvata all'unanimità, ma tutti i suoi buoni propositi sono rimasti sulla carta; mentre la seconda, specifica su interscambio tramvia-bicicletta, la n. 740, è di lunedì scorso, 22 novembre".
"Nonostante il carico bici sul tram fiorentino sia stato votato dal Consiglio Comunale sia nella scorsa che nell'attuale Amministrazione, finora i gestori hanno ignorato o respinto la sensatissima richiesta" si legge sul sito di FirenzeInBici.
La Rete, insomma, chiede semplicemente che si metta in atto ciò che è stato approvato in sede istituzionale. Attualmente, portare la propria bicicletta sulla tramvia può infatti portare ad una multa che va dai 40 ai 240 euro; per evitare la sanzione, sarebbe "sufficiente che lo si autorizzi facendo una piccola ma significativa modifica alle condizioni generali di trasporto" dice la Rete.
No Smog Firenze ha dunque ricordato quanto previsto nella più recente mozione consiliare: "Consentire il trasporto della bici sulla tramvia, al costo della tariffa di corsa semplice, valutando la possibilità di destinare una zona del tram al trasporto di passeggeri muniti di bici, nelle ore di scarsa affluenza di pubblico, riprendendo l’esempio di altre città, ad esempio Bergamo, e adeguando il servizio già effettuato da Trenitalia in Toscana". Le associazioni hanno preso ad esempio proprio la città di Bergamo, dove il trasporto della bici sul mezzo tramviario è già consentito tutti i giorni feriali, sabato compreso, limitando a 4 il numero di biciclette trasportabili e istituendone il divieto di trasporto nelle ore di punta, mentre la domenica su alcune corse è possibile, dietro prenotazione, un massimo di 10 biciclette, tutto al costo della tariffa di corsa semplice.
La tramvia fiorentina non avrebbe niente da invidiare a quella bergamasca: "Moderna e ad accesso ribassato (cioè senza scalini), è una delle poche in tutta Europa a tenere fuori le biciclette, senza reali motivazioni" sottolinea ancora FirenzeInBici. Che descrive così l'urgenza del provvedimento: "Favorisce l'interscambio fra bicicletta e tram (la cosiddetta "intermodalità"), cioè fra due mezzi che costituiscono una valida alternativa al soffocante traffico auto fiorentino. Una scelta doverosa, anche considerando che non esiste collegamento ciclabile fra Scandici e Firenze: le piste ciclabili affiancate alla linea tramviaria, previste nei progetti originari, sono infatti scomparse in quelli esecutivi e quindi mai realizzate".
Mozione consiliare 315/2009
Mozione consiliare 740/2010