Verso il progetto "Stuttgart 21 plus". Il verdetto del mediatore
Conclusa con un "verdetto" la fase del confronto pubblico tra promotori e sostenitori della stazione Tav sotterranea a Stoccarda. "Sarebbe stato meglio evitarla, ma ora tornare indietro costa troppo. Migliorate il progetto." Gli oppositori non ci stanno e tornano in piazza
03 December, 2010
Stuttgart 21 – Lo Schlichterspruch
di Andreas Pichler
Con solo qualche ora di ritardo si è concluso il cosiddetto processo di mediazione sul megaprogetto Stuttgart 21 che prevede la trasformazione dell’attuale stazione “di testa” in una stazione di passaggio sotterranea.
Il mediatore e presidente Heiner Geißler, ex segretario generale dei democristiani tedeschi (CDU), un personaggio straordinario che grazie alla sua saggezza e esperienza nelle mediazioni tariffarie aveva portato allo stesso tavolo oppositori e promotori del progetto, si è trovato ad esprimere una sorta di verdetto, dato che nessun accordo è stato trovato.
In totale si sono tenute 9 sedute pubbliche dal 20 di ottobre all'ultimo lunedì di novembre e si è parlato della capienza della nuova stazione, di aspetti ambientali, di sicurezza, del collegamento alla rete ferroviaria europea ecc. Seguito in diretta da centinaia di migliaia di telespettatori , Geißler è riuscito a fare parlare tecnici incaricati sia da promotori che da oppositori tirando le somme alla fine di ogni incontro e ricordando loro sempre di “parlare in modo tale che lo capiscano anche gli spettatori che non hanno studiato ingegneria”.
Di conseguenza chi ha seguito le arringhe finali lunedì mattina, ha potuto vedere politici e tecnici da entrambe le parti diventare sempre più nervosi, in attesa del Schlichterspruch, che è la parola tedesca per verdetto del mediatore composta dallae parole Schlichter (mediatore) e Richterspruch (verdetto espressa dal guidice).
Prima di esprimere il verdetto , che comunque “non ha valore legale, però valore politico”, lo stesso Geißler ha dichiarato che ai tempi di face book, blog, twitter ecc., le forme di democrazia che avrebbero funzionato nello scorso secolo non sembrano più bastare per coinvolgere la gente. La soluzione, Geißler la vedrebbe in un ampliamento della democrazia diretta, seguendo l’esempio svizzero e finché i presupposti legali non sussistono, “la mediazione su Stuttgart 21 potrebbe essere un buon esempio per la soluzione pacifica di conflitti simili a livello federale”, si è auto complimentato il mediatore che alcuni giornali come lo Spiegel avevano già paragonato al maestro Yoda di Guerre Stellari per il suo aspetto e la sua saggezza.
Il verdetto è poi sembrato come una concessione ai promotori del progetto Stuttgart 21 , anche se lo è solo a prima vista. Heißler ha dichiarato che la mediazione ha dimostrato chiaramente che il progetto alternativo K21 che prevede il potenziamento della stazione esistente, sarebbe realizzabile e sensato e ha biasimato la mancata valutazione delle alternative da parte delle ferrovie tedesche nella fase iniziale del progetto.
In questa fase del progetto però ormai , secondo Geißler i costi di una mancata realizzazione di S21 sarebbero talmente alti da convincerlo che ora la strada da intraprendere è la realizzazione del progetto Stuttgart 21 ma non nella sua versione originale bensì come Stuttgart 21+, cioè incorporando anche alcune importanti e costose modifiche al progetto emerse come necessarie durante il processo di mediazione.
Così per esempio, il livellamento della stazione sotterranea, la pendenza della quale avrebbe messo in pericolo di vita chi non è abbastanza mobile come anziani, persone in sedie a rotelle, madri con carrozzine.
Poi ha chiesto un cosiddetto stress test, cioè una simulazione della ordinaria attività della stazione con un 30% di passeggeri in più come era stato suggerito da alcuni promotori. Nel caso che dovesse fallire, come previsto invece dagli oppositori, Geißler chiede l’ampliamento dei binari sotterranei da 7 a 9, una misura che sarebbe assai più costosa se si rivelasse necessaria dopo la realizzazione di S21.
Il sindaco di Stoccarda aveva già segnalato che per evitare delle speculazioni edilizie nel nuovo quartiere che nascerà sull’areale ferroviario, il terreno potrebbe essere dato a una cooperativa edilizia. Nel suo verdetto , Heiner Geißler ha ripreso questa idea e ha chiesto inoltre che il nuovo quartiere debba essere ecologico, a portata di cittadine e cittadini di tutti i ceti sociali e in tutte le fasi della loro vita.
Per quel che riguarda il tracciato della linea , Geißler chiede che una stazione di minore rilevanza che si trova sul tracciato sia collegata al tratto Stuttgart-Wendlingen invece di chiusa come attualmente previsto dal progetto.
Infine Geißer chiede che nessun albero di quelli storici sia più abbattuto e che vengano spostati uno ad uno , se dovesse essere necessario.
Anche se gli oppositori, dopo la vertenza si sono mostrati insoddisfatti , alcuni hanno annunciato nuove proteste e verdi e socialdemocratici hanno promesso un referendum se vincono le elezioni nel Land che si svolgeranno a marzo (ipotesi esclusa da Geißler per motivi legali), Geißler ha lasciato delle porte aperte anche a loro, anche se meno visibili.
Infatti la sua proposta Stuttgart 21+ dovrebbe costare circa un altro miliardo di denaro pubblico, un costo da tenere presente anche per la valutazione complessiva del progetto. Quando Geißler nella sua vertenza aveva negato l’ipotesi di un referendum a livello del land, ha comunque sostenuto che sarebbe possibile una consultazione popolare a livello della città nel caso che la quota dovuta dalla stessa città di Stoccarda dovesse essere rivista.
Per sabato 11 dicembre è prevista una nuova grande manifestazione di protesta
contro il progetto Stuttgart 21