“Dalla Val di Susa a Terzigno”: sabato 11 dicembre le proteste locali si uniscono
L'11 dicembre per Terzigno sarà una giornata di manifestazione che vedrà unirsi le mobilitazioni diffuse a livello locale, contro la violenza di un potere che bada solo al profitto, senza curarsi delle esigenze dei cittadini. Il ritrovo è a Boscoreale, nei pressi dell'ex stazione Fs, alle ore 14
10 December, 2010
L'appello lanciato da alcune associazioni in difesa del territorio vesuviano è rivolto a tutti coloro che vogliano difendere i diritti dei cittadini e dell’ambiente e che reputino indispensabile una lotta pacifica in questa direzione.
Per questo sabato 11 dicembre si svolge la manifestazione dei “No discarica”, che partirà da Boscoreale, nei pressi dell’ex stazione delle Ferrovie dello Stato, alle ore 14.
Obiettivo della manifestazione: riunire, in un unico corteo interregionale, le testimonianze di coloro che vivono e “sentono”, con particolare coinvolgimento, un’aggressione nei confronti del proprio territorio e dell’ambiente di cui sono parte integrante.
Inevitabile riferimento è alla problematica rifiuti che, ormai da decenni, affligge e degrada tutto l’hinterland vesuviano, senza che nessuno sia mai riuscito definitivamente a porvi rimedio.
Gli organizzatori, e con loro i cittadini, vogliono ribadire un forte “no” al degrado come conseguenza del profitto. E’, quindi, da questa esigenza che prende le mosse tale iniziativa, volta ad offrire un orizzonte di concretezza ai principali punti in cui questa lotta si articola, in difesa del presente, ma, ancor di più, del futuro di tutti.
Tale manifestazione vivrà il suo momento culminante a partire dalle ore 22.00. E’ stato infatti organizzato un concerto presso l’Area Mercato di Boscotrecase, al quale parteciperanno diversi esponenti della musica napoletana. Attesi protagonisti della serata saranno il sassofonista e compositore Daniele Sepe, il gruppo reggae dei 99 Posse, la rock band dei Pennelli di Vermeer e il gruppo operaio di Pomigliano d’Arco ‘E Zezi.
L’iniziativa si inserisce nell’ottica di una protesta contro le grandi opere e, più in generale, contro tutto ciò che possa inquinare ed alterare l’ambiente. In questo senso possono essere compresi gli appelli delle città di Firenze, Messina e della Val di Susa, allo scopo di “riunire, dall’estremo Nord al profondo Sud, una Italia impoverita dalla speculazione, rassegnata al degrado, narcotizzata da una informazione distorta, devastata da una enorme colata di cemento”.