Igiene urbana e trasporto su ferro, Cittadinanzattiva dà i voti alle città del Lazio
Presentati a Roma da Cittadinanzattiva Lazio i dati di un monitoraggio che in tre mesi ha raccolto informazioni sulla qualità dei servizi di pubblica utilità erogati a Roma e nel Lazio. Indagati in particolare lo stato dei cassonetti per la raccolta dei rifiuti e il trasporto pubblico locale su ferro
13 December, 2010
A Latina la situazione rifiuti peggiore con cassonetti sempre pieni, a Viterbo invece ci sono le strade più sporche. Questa la fotografia dell'igiene urbana laziale scattata da Cittadinanzattiva-Lazio nel rapporto "Il Trasporto ferroviario e l'igiene urbana: la valutazione civica nei servizi della Regione Lazio", presentato oggi a Roma. Il monitoraggio ha coinvolto 10 Comuni (Anzio, Cassino, Civitavecchia, Fiumicino, Latina, Mentana, Monterotondo, Rieti, Viterbo e Zagarolo) oltre a 14 Municipi della capitale (III, IV, VI, VII, VIII, IX, X, XI, XII, XIII, XV, XVI, XVIII, XX).
Sul fronte cassonetti, tra i capoluoghi, la situazione piu' critica si registra a Latina dato che l'87% dei cassonetti destinati alla raccolta dei rifiuti solidi urbani (RSU) sono risultati sempre pieni; segue Roma con il 25%, Rieti con il 18% ed infine Viterbo con il 3%. Limitatamente a Roma, si osserva che il Municipio XVIII risulta quello piu' in difficolta' per cassonetti RSU sempre pieni: tale situazione interessa ben il 67% dei cassonetti monitorati. Critico anche lo stato dei contenitori RSU del Municipio III (56% quelli pieni), del Municipio XVI (53%) e del Municipio VI (52%). Decisamente meglio va per i cittadini del Municipio X, dove il 6% dei cassonetti RSU rilevati e' risultato pieno, e del Municipio IV, che non raggiunge l'1% dei casi. Con riferimento ai cassonetti destinasti alla raccolta di vetro e plastica, risultano pieni a Roma solo il 16% dei cassonetti, a Latina il 14%, a Rieti il 4% e a Viterbo il 2%. Limitatamente a Roma, il Municipio XVIII presenta la piu' alta percentuale di cassonetti per la raccolta del vetro e della plastica pieni (45%). Disagi anche per i cittadini del Municipio XVI (il 32% dei contenitori risulta pieno) e del Municipio VI (pieno il 30% dei cassonetti). Con riferimento ai cassonetti destinasti alla raccolta della carta, a Latina la meta' risulta pieno. Seguono Roma (31%), Rieti (22%) e Viterbo (6%). Limitatamente a Roma, il Municipio XI presenta la maggiore percentuale di contenitori della carta pieni (49%). Situazione sostanzialmente analoga presso i Municipi XVIII (46%) e XII (45%).
Poco confortanti anche i dati relativi al trasporto ferroviario locale. Di particolare disagio la condizione dei pendolari del treno Latina-Roma Termini che nel 75% dei viaggi partono in ritardo, in media di ben 13 minuti. Poco meglio va ai pendolari di Viterbo, il cui treno già in partenza accusa nel 68% dei casi un ritardo, in media di 6 minuti, e ai pendolari della
Nettuno-Roma Termini, in ritardo nel 55% delle partenze, in media di 4 minuti. Se si parte in ritardo, facile immaginare l’arrivo: certi di arrivare tardi (accade nel 94% dei casi) i pendolari della Roma–Viterbo, che a destinazione accusano un ritardo medio di 9 minuti. Il ritardo medio è perfino maggiore per i
pendolari pontini con una media di circa 15 minuti, ma il disservizio si registra “solo” 55 volte su 100.
Oltre alle linee pendolari, sono state monitorate tre linee storiche di tram che servono la città di Roma: tram 8, tram 19 e tram Roma-Pantano. Fattori critici la sicurezza e la comunicazione a bordo dei convogli: fatta eccezione per le porte delle carrozze, sempre funzionanti, la sicurezza a bordo risulta piuttosto preoccupante, dato che i frangi vetro sono presenti solo in qualche convoglio del tram 8. Altrettanto critica la situazione legata all’assenza totale di estintori sui tram 8 e Roma-Pantano. Male anche la completa mancanza del personale controllore, con la conseguenza che sui tram i biglietti non vengono verificati. In tema di sicurezza, la situazione è simile anche per quanto riguarda le due linee di metro, laddove al buon funzionamento delle porte (funzionanti nel 91% dei casi), fa da contraltare la pressoché completa assenza di estintori e martelli frangi vetro.