Osservatorio TomTom: Milano la città più trafficata d'Italia. A Palermo la strada più intasata
Resi noti i risultati di una ricerca sui flussi di traffico cittadino realizzata dall’Osservatorio TomTom. Al primo posto della classifica delle città con le strade più trafficate Milano, seguita da Roma e Napoli. Ma la strada più intasata d'Italia è viale Regione Siciliana a Palermo, seguita da via Cigna a Torino
16 December, 2010
Milano in quanto a ingorghi e code è peggio di Napoli e Roma, ma la strada più trafficata d’Italia si trova a Palermo. E' quanto rileva una ricerca dell'Osservatorio TomTom (TomTom è l'azienda di sistemi di navigazione GPS per auto portatili) sulle strade e le città più trafficate d'Italia. Nella top ten italiana delle aree urbane più intasate il nord piazza ben sei città (Milano, Genova, Torino, Bergamo, Bologna e Padova), contro due del centro (Roma e Firenze) e due del sud (Napoli e Palermo).
È quanto emerge da una ricerca sui flussi del traffico realizzata dall’Osservatorio TomTom che, in occasione del lancio in Italia del servizio HD Traffic, ha analizzato i dati rilevati in tempo reale da questo innovativo sistema unendoli con un database di informazioni di due anni ricavato dal servizio IQ Routes.
La strada a bollino nero, 365 giorni l’anno, si chiama viale Regione Siciliana, nota anche come circonvallazione di Palermo, e attraversa il centro urbano del capoluogo siciliano per una lunghezza di 12 chilometri.
Frutto del piano regolatore del 1962 quale collegamento veloce tra le aree esterne della città venne ben presto inglobata dal tessuto urbano cittadino. Nonostante le sue due corsie per senso di marcia, la creazione di alcuni tratti di complanare, l’eliminazione di decine e decine di semafori Viale Regione Siciliana è funestata da ingorghi e file chilometriche di varia natura per ben 84 ore alla settimana, il che significa 12 ore al giorno, compresi i sabati e le domeniche. Negli anni ’80, quando già la strada era diventata una via crucis per gli automobilisti, l’amministrazione comunale varò pure un programma di riqualificazione per la creazione di una soprelevata, ma i lavori si limitarono alla realizzazione di alcuni pilastri, ancora oggi visibili.
La seconda strada incubo d’Italia è via Francesco Cigna, nel cuore di Torino. Un chilometro e mezzo di coda perenne che porta dal centro del capoluogo sabaudo in direzione del raccordo per l’aeroporto di Caselle. Per chi deve prendere l’aereo è consigliabile fare qualunque altra strada dal momento che via Cigna è intasata per 81 ore alla settimana, esattamente come la terza strada “senza uscita” di questa particolare classifica: via Vittorio Veneto a Cassano d’Adda, hinterland milanese: 400 metri di strada assolutamente “off limits”.
Dal quarto posto al sesto posto si resta a Milano con ben tre strade che gli automobilisti del capoluogo lombardo conoscono per il loro leggendario tasso di intasamento costante: si tratta di via Lunigiana, zona circonvallazione nord, via Porpora, che da piazzale Loreto porta verso la periferia nord-est e la centralissima via Pontaccio che, nonostante la chiusura alle auto non catalizzate, ha una percentuale altissima di ingorghi durante tutto l’anno.
A sorpresa Roma sembra più scorrevole se solo due sue vie risultano in questa particolare classifica: via Veneto e via Salaria, rispettivamente all’ottavo e al decimo posto. Entrambe le vie hanno una storia gloriosa. La prima resa celebre da Fellini e da La dolce vita, la seconda è la via consolare costruita dagli antichi romani che portava dalla Città Eterna al Mare Adriatico. Quest’ultima, oggi in alcuni suoi tratti cittadini è praticamente intasata 77 ore alla settimana.
Da segnalare come anche la provincia italiana abbia le sue “isole infelici”, almeno dal punto di vista della viabilità. Al settimo posto viale Giosuè Carducci a Livorno e al nono via Stelvio a Morbegno, in provincia di Sondrio. Un piccolo neo nella leggendaria qualità della vita della piccola provincia lombarda.
Venendo alla classifica delle città che complessivamente hanno il maggior numero di ingorghi, code e rallentamenti Milano straccia letteralmente la concorrenza di Roma e Napoli. Nel capoluogo lombardo, secondo le rilevazioni dell’Osservatorio TomTom, si registra ogni giorno una riduzione della velocità media di percorrenza del 70%: quasi un terzo delle strade milanesi (il 29.8%) è interessato da questo flagello, seguono a ruota Roma (27.6%) e Napoli (27.5%). Al quarto posto si piazza Genova (26% di strade regolarmente intasate), al quinto Palermo (24,8%), al sesto Torino (24,3%). A sorpresa al settimo posto c’è Bergamo (24,09%), davanti a Firenze (23,6%), Bologna (19,7%) e Padova (18,6%).