Milano, il blocco domenicale sarà di 24 ore? Lo sapremo sabato 29
Firmata l’ordinanza anti-smog per i giorni feriali, resta in stand by lo stop al traffico per le domeniche. “Decideremo sabato” – precisa De Corato. Ma resta lo spettro di un blocco per tutto il giorno. Confcommercio protesta. E restano i dubbi sull’efficacia delle misure, da cui per ora sono esclusi i mezzi Euro 3. In arrivo un tavolo in Regione per gli altri comuni. Il testo dell'ordinanza firmata dal sindaco Moratti
24 January, 2011
Dopo un summit Moratti-Podestà-Formigoni, ieri pomeriggio è arrivata la firma del sindaco di Milano all’ordinanza anti-smog. Il pacchetto di misure sarà diviso in due parti: da martedì 25 c'è l’altolà ai mezzi inquinanti dalle 00 alle 24 più tutta un’altra serie di divieti. Per quanto riguarda le domeniche a piedi, invece, il comune è pronto a un’ordinanza supplementare sabato. “Prima vogliamo vedere se le misure nei giorni feriali sortiranno degli effetti – spiega il vice sindaco Riccardo De Corato – e se la situazione non sarà mutata, sabato firmeremo un’ordinanza per le domeniche con fasce orarie precise in base ai dati dei prossimi giorni”.
Se i livelli di PM10 dovessero rimanere elevati, l’idea di Palazzo Marino è quella di un blocco dalle 00 alle 24 anche la domenica. Una novità assoluta, che ha messo sul piede di guerra Unione Confcommercio Milano: “Sarebbe un blocco totalizzante, con gravi conseguenze sullo spostamento dei cittadini che sarebbero ostaggio della loro città. Senza contare le ricadute sulle attività”.
Intanto, da martedì in vigore le limitazioni. Ecco l’elenco dei divieti. Dal lunedì al venerdì è previsto il blocco di circolazione dalle 00.00 alle 24.00 per gli autoveicoli benzina e diesel Euro 0 e Euro 1, ed Euro 2 non dotati di filtro antiparticolato in grado di garantire un valore di emissione pari almeno al limite standard Euro 3. Per i ciclomotori, motocicli, tricicli e quadricicli a due tempi Euro 1 e Euro 0 e Euro 1 alimentati a gasolio. In caso di inosservanza di queste misure è prevista una sanzione di 155 euro. Le deroghe al divieto sono le stesse previste annualmente dal fermo regionale per il periodo che va dal 15 ottobre al 15 aprile e riguardano: le forze di polizia, i veicoli a servizio dei disabili, i servizi di pubblica utilità, i veicoli con almeno tre persone a bordo, i lavoratori turnisti impossibilitati a usufruire del trasporto pubblico locale, i medici in visita urgente.
Inoltre, è previsto anche il divieto di uso e di accensione dei fuochi d'artificio, dei giochi pirici e pirotecnici, dei fumogeni e dei petardi e ogni altro strumento che emetta fumo o gas visibile. L'inosservanza di questo punto sarà punito con una sanzione che potrà arrivare fino a 500 Euro. Saranno inoltre intensificati i controlli per il divieto di combustione di rifiuti all'aperto, per lo spargimento di liquami, per l'accensione dei motori in fase di sosta per il tempo strettamente necessario e comunque non superiore ai tre minuti, e per lo spegnimento dei motori dei bus al capolinea e dei mezzi per il carico/scarico merci in fase di sosta.
“I cittadini andavano avvisati almeno 24 ore prima. Così, tutte le multe che verranno effettuate domani sono tutte annullabili” - ha ammonito alla vigilia il presidente del Codacons Donzelli. La risposta di De Corato: “Per domani ci sarà maggiore tolleranza, da mercoledì entreremo a pieno regime”. Poi c’è chi solleva dubbi sul mancato inserimento degli Euro 3 tra i veicoli che non possono circolare. “Così com’è l’ordinanza serve a poco: in questa città ci sono 80 mila veicoli Euro 3, e con quelli in circolazione i livelli non diminuiranno – hanno detto in coro Enrico Fedrighini (Verdi) e l’ex assessore all’Ambiente Edoardo Croci – quindi resta l'impressione che per avere risultati immediati andavano inseriti, visto che di Euro 1 e Euro 2 ce ne sono pochi in circolazione ormai”.
A proposito di Regione, per quanto concerne i comuni dell’hinterland milanese e anche altri nel resto della Regione il governatore Formigoni annuncia l’arrivo di un tavolo per stabilire il da farsi nei prossimi giorni (forse giovedì). La conferma, per il coinvolgimento dei comuni dell’area metropolitana, arriva dal presidente della Provincia Guido Podestà. “Sarà la Regione, perché è competenza loro, a coordinare eventuali misure che verranno prese dalle singole amministrazioni. Per questo arriverà il tavolo, al fine di evitare ordinanze disarmoniche e di garantire comunque i servizi essenziali”.
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