Dopo Report, si dimette l'assessore Di Carlo e l'Ama replica: «Infondati alcuni dati diffusi»
Intervistato a lungo nel corso della puntata di Report dedicata a Malagrotta, l'assessore regionale intende riconsegnare a Marrazzo la delega ai rifiuti: «Sono vittima della mia stessa ingenuità». L'Ama, invece, contesta le cifre sullo scarto della raccolta differenziata che finisce in discarica. I conti della municipalizzata, intanto, sono sempre più in rosso
23 November, 2008
A poche ore dalla messa in onda della puntata di Report sulla discarica di Malagrotta e sulla gestione dei rifiuti nella capitale, arrivano già le prime reazioni. Dopo l'ammissione del suo rapporto di amicizia con Manlio Cerroni (proprietario dei terreni su cui sorge la discarica di Malagrotta e gestore della stessa, ndr), l'assessore regionale alla casa e ai rifiuti Mario Di Carlo, tanto per cominciare, si dichiara pronto a dimettersi: «Oggi riconsegnerò al presidente Piero Marrazzo la delega sui rifiuti - ha dichiarato - perché la situazione non permette che deleghe così importanti siano gestite da un ingenuo». L'ingenuità che l'assessore stesso si attribuisce avrebbe permesso ai giornalisti di Report di instillare dubbi sulla sua integrità: «Ho risposto per due ore a domande sul piano rifiuti del Lazio, sui gassificatori di Roma e Albano, sugli inceneritori di San Vittore e Colleferro, sulle discariche di Roma, Guidonia, Viterbo, Latina, Roccasecca, Colleferro, Civitavecchia e Bracciano, sulla raccolta differenziata e non mi sono accorto che all'intervistatore di tutto questo non importava nulla - ha dichiarato Di Carlo - Poi, finita l'intervista, e apparentemente spente le telecamere, per un'altra ora ho parlato in modo intollerabilmente volgare purtroppo, e me ne scuso, della storia di amicizia tra me e l'avvocato Cerroni». Secondo Di Carlo, in trasmissione «sono state utilizzate solo quelle frasi che consentivano di raccontarmi come una macchietta». Salvo sorprese, Marrazzo dovrebbe respingere le dimissioni, lasciando l'assessore al suo posto.
Intanto, anche i dirigenti dell'Ama, l'azienda municipalizzata che gestisce la raccolta dei rifiuti nella capitale, replicano senza mezzi termini agli autori del reportage televisivo, definendo «una pericolosa idiozia diffondere notizie infondate: lo scarto della raccolta differenziata che finisce in discarica è in media tra l´8 e il 12%, non tra il 50 e l´80%». Impossibile smentire, invece, le voci sui conti in rosso della stessa Ama, suffragate da dati economici precisi e ammesse dalla stessa amministrazione. Nonostante le continue anticipazioni di cassa stanziate dal Campidoglio (sia nella gestione di Veltroni che in quella di Alemanno), il “buco” complessivo, causato da errori di gestione e dall'evasione della Tariffa sui rifiuti, si attesta in circa 600 milioni di euro. L'ultima “iniezione di liquidi” da parte del Comune ammonta a 70 milioni, versati recentemente da Alemanno per ricostituire il capitale sociale e scongiurare il rischio di fallimento. Ma per rimettere i conti davvero in sesto, il Campidoglio dovrà versare non meno di altri 180 milioni. Spiega infatti l'amministratore delegato dell'Ama, Franco Panzironi, che «solo l'incremento del capitale sociale fino a 250 milioni permetterà di avere meno indebitamento con le banche, meno interessi da pagare e una maggiore credibilità per sviluppo, efficienza e risanamento».
Commenti e reazioni su Report e il caso Malagrotta
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Ama, bilancio in profondo rosso e adesso rischia il fallimento - da La Repubblica del 22.11.2008
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Dopo Report l'assessore Di Carlo: riconsegno delega sui rifiuti a Marrazzo - dal Messaggero del 24.11.2008
Rifiuti,Di Carlo sfida Report: Trasmettete intervista integrale - agenzia "Il Velino" del 27.11.2008
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