L’inceneritore di Modugno "sfuma" per un vincolo paesaggistico
L’inceneritore Ecoenergia di Modugno non potrà essere costruito perché ricadente su un’area assoggettata a vincolo paesaggistico. A stabilirlo la Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici di Bari. Entusiasta Ferrulli, presidente del comitato Pro Ambiente di Modugno. Nicastro: “Ne prendiamo atto. La Regione Puglia non costruisce opere abusive”
28 January, 2011
L’inceneritore Ecoenergia di Modugno non si farà. A dichiararlo ai microfoni di TeleBari è stato l’assessore alla Qualità dell’Ambiente Lorenzo Nicastro, il 28 gennaio 2010. Da quanto emerge dalla relazione inviata alla Regione Puglia dalla Soprintendenza ai Beni Paesaggistici e Architettonici di Bari, la costruzione dell’impianto se venisse realizzata sarebbe abusiva. Infatti la commissione di Valutazione di Impatto Ambientale ha ribadito il suo parere contrario, negando una volta per tutte l’intervento di costruzione. Il progetto dell’inceneritore Ecoenergia della Marcegaglia ricade in un vincolo paesaggistico, “caratterizzato dalla presenza di gravine e lame che rivestono un particolare interesse sotto il profilo paesistico e naturalistico, inoltre spesso conservano antichi resti di insediamenti umani in grotte scavate ai margini nelle gravine”.
Secondo la relazione della Soprintendenza in tale contesto l’impianto che si intende realizzare, “per l’enormità delle dimensioni in estensione altimetriche e planimetriche delle strutture di fabbrica, comporta un’insostenibile modifica dei luoghi”.
A dichiarare dei forti dubbi sulla collocazione degli impianti di termovalorizzazione fu a suo tempo la Relazione della Corte di Conti “Programma delle attività di controllo sulla gestione per l’anno 2005 (deliberazione n. 1/2005/G)”: “Assai discutibile - si legge nella Relazione a pag. 84 - appare la determinazione di attribuire agli operatori privati la facoltà di scegliere i siti dove ubicare i vari impianti”.
Oltre al vincolo paesaggistico, l’impianto risulta, essere sprovvisto del permesso di edificabilità. All’inizio fu rilasciato dal comune nel 2007, ma poi fu ritirato perché dichiarato illegittimo. Su questo punto dovrà ora pronunciarsi la magistratura.
L’assessore all’Ambiente Nicastro ha commentato la notizia del mancato rilascio del vincolo paesaggistico ai microfoni di TeleBari: “Ne prendiamo atto. Al momento non lo possiamo fare. La soprintendenza dei beni architettonici ha espresso parere sfavorevole nell’ambito di procedura di impatto ambientale per la presenza di un vincolo che si chiama Galassino, (discende dalla Legge Galasso del 1980) vincolo di inedificabilità.La Regione Puglia non realizza opere abusive!”
Il presidente del comitato Pro Ambiente di Modugno Tino Ferrulli ha inviato a Eco dalle Città i primi commenti a caldo: “Il Comitato cittadino Pro Ambiente di Modugno consegue una vittoria storica. L’area è assoggettata a un indiscutibile vincolo paesaggistico ai sensi del D.M. 01/08/1985. Oltre ad aver contrastato in tutti i modi possibili la costruzione dell’impianto, come ad esempio nei 31 giorni ininterrotti di presidio, nel contempo abbiamo lavorato sulla documentazione. Al comitato Pro Ambiente va il merito di aver sollecitato alla Soprintendenza la questione del vincolo paesaggistico, determinante per la vittoria”.