Gli sviluppi dell'indagine su Malagrotta
Anche alcuni casi di tumore sospetti nell'indagine della procura di Roma sull'area di Malagrotta e sul gassificatore. La puntata di Report dedicata alla discarica, intanto, è stata acquisita dagli inquirenti
25 November, 2008
Si apre un nuovo filone d'inchiesta nell'indagine dal pm Maria Bice Barborini e del procuratore aggiunto Achille Toro sul gassificatore di Malagrotta. Oggetto della nuova indagine, una decina di casi di tumore e di decessi sospetti tra operai e residenti nell'area della discarica. I reati ipotizzati vanno dalle lesioni gravi fino all'omicidio colposo. Gli accertamenti sono stati affidati ai carabinieri dei Nas e del Noe.
Per quanto riguarda, invece, l'inchiesta “madre” sulle autorizzazioni del gassificatore, la questione del serbatoio per l'ossigeno resta la più delicata. In sostanza, in base alle verifiche del Noe, il serbatoio ha una capacità di 228 tonnellate e rientra, di conseguenza, nelle normative relative al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti come la legge Seveso.
La società Giovi, che gestisce l'impianto, sostiene che la cisterna dell'ossigeno sarà presto sostituita con un serbatoio più piccolo, di 160 tonnellate di capacità. Gli investigatori, tuttavia, sottolineano che «secondo la normativa, in caso di modifiche che comportino un'alterazione delle condizioni di sicurezza anti-incendio, vi è l'obbligo di avviare nuovamente l'iter, con presentazione del progetto e parere di conformità essendo la zona contornata da aziende a rischio di incidente rilevante». Sostituzione o meno, dunque, secondo gli inquirenti la legge Seveso andava applicata.
Intanto, la procura di Roma ha disposto l'acquisizione della puntata di Report dedicata alla discarica di Malagrotta e alla gestione dei rifiuti nella capitale.
Malagrotta, casi di tumori si indaga per omicidio colposo - da La Repubblica del 25.11.2008