Smog in città, Legambiente: nel 2010 in Puglia rispettati i limiti di legge. Ma Foggia e Trani senza centraline di monitoraggio
Per Legambiente non migliora la qualità dell’aria nei capoluoghi pugliesi, anche se vengono rispettati i limiti di legge. Foggia e Trani ancora senza una rete di centraline di monitoraggio. Uno studio di Legambiente nel capoluogo dauno rileva alti livelli di PM10 e PM2,5. Il comunicato stampa di Legambiente e i dati dell'ARPA Puglia
31 January, 2011
“In Puglia, la qualità dell’aria –dichiara Francesco Tarantini, presidente Legambiente Puglia– non migliora anche se nessun capoluogo di provincia supera i limiti di legge”. In effetti anche i dati pubblicati dall’Arpa Puglia, sulla qualità dell’aria delle città di Bari, Andria, Barletta, Brindisi, Taranto e Lecce, confermano che è stata complessivamente buona. I principali inquinanti monitorati, (PM10, PM2.5, Ozono, Biossido di azoto, Monossido di carbonio, Biossido di zolfo e Benzene) sono tutti rientrati, dunque, nei limiti di legge.
Le centraline di monitoraggio hanno riscontrato alcune criticità solamente nel caso delle polveri sottili, in particolare per il PM10. I valori di riferimento per l’inquinante PM 10 (Dlgs. 155/2010) prevedono un limite di 50 nanogrammi per metro cubo (µg/m3), calcolato su una media giornaliera, con uno sforamento dei limiti non superiore alle 35 volte in anno. Solo il comune di Torchiarolo, in provincia di Brindisi, ha superato il limite 69 volte. All'interno dei limiti, invece, tutti gli altri comuni. La centralina peggiore di Bari, a piazza Luigi di Savoia, ha riportato 35 superamenti. Mentre quella di Taranto in via Machiavelli, 31 sforamenti. Discrete tutte le altre centraline pugliesi.
Secondo il dossier di Legambiente “Mal’Aria 2010”, Trani e Foggia sono gli unici capoluoghi ancora privi di centraline. Per questo, in occasione di Mal’aria 2011, dichiara Tarantini: “abbiamo fatto rilevare dai nostri tecnici i livelli di PM10 e PM2,5 lungo le strade di Foggia. Anche se i valori non sono stati calcolati nell’arco di 24 ore, come prevede la normativa, ma sono relativi solo a tre ore di monitoraggio, ci preoccupano i livelli di polveri sottili riscontrati e il fatto che Foggia non abbia una rete di monitoraggio fissa per avere dati costanti e aggiornati sulla qualità dell’aria”.
A Foggia il monitoraggio è stato effettuata nella mattina del 18 gennaio 2011. Sono stati individuati 6 percorsi rappresentativi di zone molto trafficate, la stazione, limitrofe a zone commerciali o adiacenti alcune scuole. Inoltre si è scelto di monitorare anche zone precluse totalmente al traffico come l'area pedonale del centro storico e del Duomo.
Il monitoraggio è durato complessivamente 2 ore e 50 minuti e il valore medio totale rilevato di PM10 per la città di Foggia in questa giornata di monitoraggio è stato di 137 µg/m3 e 64 µg/m3 di PM2,5. La zona più critica con punte registrate molto alte fino quasi a sfiorare i 180 µg/m3 di PM10 (quasi 4 volte il limite medio giornaliero) è quella rappresentata dai percorsi 2 e 3, in particolare a piazza Cavour e Giordano, anche se una breve sosta in zona periferica come viale Ofanto nei pressi di una scuola media ha fatto registrare valori di 185 µg/m3 di PM10.
Anche se i valori non sono stati calcolati nell’arco di 24 ore, come prevede la normativa per valutare la soglia dei 50 µg/m3, i risultati ottenuti sono comunque indicativi dell’inquinamento da PM10 presente e soprattutto indicano la concentrazione di polveri presenti nell’aria respirata durante il monitoraggio. Oltre il PM10 sono state rilevate anche le concentrazioni di PM2,5, il particolato di dimensioni ancora più piccole che più facilmente penetra nel nostro organismo. Per questo parametro la legge prevede un limite medio annuo di 25 µg/m3 in vigore da quest’anno. Inoltre, come dimostrato da recenti studi di settore, anche esposizioni di breve durata ad elevate concentrazioni di PM10, possano causare gravi conseguenze sulla salute dei cittadini.
“Non vogliamo creare allarmismo ma è evidente -conclude Tarantini e afferma Tonino Soldo, Presidente della Legambiente Circolo Gaia di Foggia- come sia assolutamente indispensabile attivare a servizio dei cittadini di Foggia un sistema di monitoraggio ambientale di inquinamento atmosferico in continuo, aggiornato e accessibile, così come accade nelle altre città italiane e come prevede la legge”.