Il Punto sui Rifiuti - Giacomelli lancia l’allarme, Romano lo smentisce. Cesaro conferma la discarica nel nolano
La Provincia annuncia che è allo studio il Piano per individuare impianti di discarica sul territorio; gli Stir di Tufino e Giugliano saranno ammodernati. Cesaro incontrerà alla fine di questa settimana gli amministratori dell'area nolana per giungere con loro all'individuazione dell'impianto di discarica per l'intera area. Intanto sul ritorno all'emergenza è polemica Regione-Comune
02 February, 2011
Nuove difficoltà nella raccolta dei rifiuti a Napoli, dove questa notte - secondo quanto ha reso noto l'assessore all'igiene del Comune, Paolo Giacomelli - solo 330 tonnellate hanno potuto essere sversate nella discarica di Chiaiano. Nella discarica, che serve la città ed ha una capacità giornaliera di circa 650 tonnellate, sono stati interrotti - afferma Giacomelli - i lavori che avrebbero dovuto consentire la movimentazione dei camion. Bloccato anche l' impianto Stir di Caivano «per la mancata evacuazione della frazione umida». «Abbiamo oltre 100 compattatori carichi che non sanno dove sversare - afferma l' assessore comunale -; se non si troverà una soluzione, questa notte non si potrà fare una raccolta regolare».
Dalla Regione l’assessore all’Ambiente Giovanni Romano tranquillizza il comune, al quale poi dedica una stoccata polemica. “Non ci saranno difficoltà questa notte per lo sversamento dei rifiuti a Napoli, perchè la Regione ha già assicurato al Comune di Napoli la disponibilità di 1200 tonnellate negli impianti di Tufino, Giugliano e S.Maria Capua Vetere''. Questa la replica dell' Ufficio flussi della Regione all'allarme lanciato dall'assessore all'igiene del Comune di Napoli Paolo Giacomelli. Romano conclude con una stoccata polemica all’assessore comunale: «Il Comune di Napoli continua a pretendere vita comoda. Tutte le volte in cui gli diamo dispositivi per il conferimento, non li rispetta, solleva problemi e sfrutta male o in ritardo le opportunità che gli offriamo».
Dalla Provincia qualcosa intanto comincia a muoversi.
Ieri le opposizioni del consiglio provinciale avevano chiesto alla maggioranza che appoggia Luigi Cesaro di “sospendere ogni iniziativa volta all’individuazione di nuove discariche senza aver prima presentato il piano d’ambito dei rifiuti con la relativa approvazione in Consiglio”, è quanto si legge in una nota ufficiale condivisa dai capigruppo consiliari Tommaso Sodano della Federazione della Sinistra, Vincenzo Carfora dell’Api, Carlo Morra di Sel e Giuseppe Capasso del Pd. Una decisione dettata dal riacutizzarsi delle tensioni nelle popolazioni di fronte all'annuncio dell'apertura di nuove discariche nella provincia di Napoli in particolare nel Nolano nella zona Flegrea (Quarto) o nell'area nord (Afragola).
La risposta del presidente Cesaro è arrivata oggi pomeriggio in una nota: «Siamo in un momento decisivo e delicato del Piano che ci dovrà portare ad una definitiva soluzione della crisi dei rifiuti in Campania e nello specifico nella Provincia di Napoli. Siamo alla vigilia di decisioni che richiedono a tutte le istituzioni ed agli amministratori del territorio un grande senso di responsabilità. Il Piano è complesso e prevede azioni a breve, media e lunga scadenza. Se non si viaggia con la stessa intensità su tutti i livelli si rischia di comprometterne la riuscita. E' ugualmente importante - ha spiegato Cesaro - trovare al più presto impianti di discarica sul territorio quanto proseguire concretamente nell'iter che ci deve portare alla costruzione dei termovalorizzatori di Napoli est e di Giugliano. Su quest'ultimo punto chiederò al governatore Stefano Caldoro di accelerare il più possibile la nomina dei commissari che dovranno occuparsi delle procedure necessarie per la loro realizzazione. Alla fine di questa settimana incontrerò gli amministratori dell'area nolana per giungere con loro all'individuazione dell'impianto di discarica che dovrà servire il loro comprensorio. A tal proposito ho voluto che ieri i sindaci andassero in visita allo Stir di Tufino per controllare la frazione organica biostabilizzata prodotta, in modo che si rendessero conto che le future discariche ospiteranno materiale assolutamente atossico ed inodore. Lo Stir di Tufino ed ancor più quello di Giugliano, oggi gestiti dalla Sap.Na. saranno a breve oggetto di ammodernamento degli impianti. Stiamo, infatti, per indire le relative gare di appalto, che riguarderanno pure i nuovi soggetti che saranno chiamati a gestirli secondo parametri quanto mai severi. Per la fine di questa settimana o al massimo per l'inizio della prossima - ha aggiunto il presidente Cesaro - ho anche in agenda un incontro con i sindaci dell'area flegrea per ascoltare da loro tutte le proposte per dotare la loro zona dell'impiantistica autonoma necessaria per la gestione dei rifiuti. Non ci sono posizioni precostituite e siamo aperti ad ogni soluzione alternativa. Insieme a tutti i sindaci, anche quelli degli altri comprensori previsti nella provincia, stiamo valutando inoltre la mappa delle diverse cave dismesse che oggi la legge ci mette a disposizione per il trattamento dei rifiuti. Ribadisco che siamo in una fase in cui fermarsi equivarrebbe a fallire. Ed io non ho assolutamente preso in considerazione questa evenienza. Anche per poter smentire e far ricredere chi ha giudicato il mondo politico incapace di prendere decisioni. Sono convinto che il primo ad esserne contento sarebbe proprio il procuratore Giandomenico Lepore".
Il comitato ‘No discarica’ di Chiaiano ha diffuso, sul proprio sito ufficiale, uno studio effettuato dal professor Franco Ortolani, ordinario di Geologia e direttore del Dipartimenti di Pianificazione e Scienza del Territorio presso l’Università di Napoli Federico II, al fine di fornire indicazioni scientifiche e tecniche ai cittadini e agli amministratori è importante delineare le caratteristiche dell’area dal punto di vista idrogeologico e ambientale per evitare che si arrechino danni all’ambiente e alla salute
Il risultato di tale studio è che i siti indicati dalla Provincia come possibile discarica, nell’area di Quarto, non sono ambientalmente idonei.