Mobilità, potenziare il Tpl per vivere meglio
Durante il convegno "Trasporti comuni", Regione Lazio, Provincia e Comune di Roma e Fs si sono confrontati sulla necessità di sviluppare la rete dei trasporti sul territorio regionale e metropolitano. Cura del ferro e pianificazione le priorità
02 February, 2011
Muoversi bene in città fa vivere meglio. Una mobilità che funziona influisce positivamente sulla competitività di un centro metropolitano, sulla qualità della vita dei suoi abitanti, sulla tutela dell’ambiente e, non ultimo, sostiene l’occupazione. Sono queste le basi da cui sono partiti Regioni Lazio, Provincia e Comune di Roma e Fs per il confronto che si è svolto durante il convegno Trasporti comuni. Il primo passo per una pianificazione integrata dei trasporti pubblici e la costituzione di un’unica agenzia della mobilità che governi tutto il sistema regionale. Il problema del Tpl, infatti, come ha sottolineato l’assessore comunale ai Trasporti Antonello Aurigemma, «è a livello regionale, non avrebbe senso intervenire in un ambito più ristretto».
Soddisfare la domanda
Negli ultimi anni, la popolazione dell’area metropolitana di Roma è aumentata esponenzialmente. Di conseguenza, sono aumentati anche i pendolari: oggi, le persone che ogni giorno si spostano per studio e lavoro su una superficie di 5.000 chilometri quadrati sono 700.000. «Una richiesta di trasporti pubblici a cui dobbiamo dare una risposta, attraverso una gestione che coinvolga tutti gli attori istituzionali competenti, attualmente almeno dodici», ha sottolineato il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti. «Ormai la competizione non avviene più tra Paesi, ma tra grandi conurbazioni urbane, che devono servire i territori circostanti», ha spiegato l’amministratore delegato di Fs Mauro Moretti.
Le priorità
Il potenziamento del Tpl deve per forza passare dalla cura del ferro: «Non si può più puntare solo sulle strade. Per lo sviluppo del trasporto pubblico è necessario investire sui mezzi che viaggiano sulle rotaie», ha detto il Presidente della Regione Lazio Renata Polverini. Secondo Zingaretti, le priorità, oltre al ferro, riguardano «gli incentivi al trasporto pubblico, la scelta della mobilità sostenibile, la pedonalizzazione e la costruzione di parcheggi come noti di scambio, soprattutto nell’area extraurbana». A Roma, ha spiegato Aurigemma, si prevede, per i prossimi anni «la chiusura dell’anello ferroviario che circonda la città e il potenziamento delle linee Fr e della tratta Fiumicino-Ponte Galeria». Per il 2015, ha continuato l’assessore, «è prevista anche l’apertura della stazione Pigneto, dove passeranno la metro C e tutte le linee Fr». Per Francesco Filippi, coordinatore del Centro di ricerca per il trasporto e la logistica della Sapienza, è necessario puntare sull’intermodalità dei trasporti e migliorare la produttività delle aziende di mobilità. La Provincia ha appena condotto uno studio sulla linea Fr4 che porta da Roma ai Castelli Romani: si prevede, in tempi brevi, l’aumento dei treni, il cadenzamento degli orari, l’adeguamento delle banchine e dei sistemi di segnalamento.
Serve un piano del Tpl
«La pianificazione – ha sottolineato Renata Polverini – è un’attività importantissima della Regione, a cui non possiamo rinunciare». Il Piano regionale dei trasporti, ha spiegato il presidente di Legambiente Lazio Lorenzo Parlati, «dovrebbe essere rinnovato. Quello che c’è è molto vecchio». Un documento regionale permetterebbe anche una migliore gestione delle risorse. In questo momento, per esempio, un progetto già in parte finanziato per la costruzione di un parcheggio di scambio ai Castelli Romani non parte perché manca un milione di euro. Soldi che, secondo Parlati, potrebbero essere trovati destinando i 241 milioni di euro previsti nel Por (Programma operativo regionale) per i trasporti, contro l’ipotesi di spostare 200 milioni al settore delle imprese.