Smog: dal primo agosto 2012 in Lombardia scatta l'obbligo di termoregolazione
Il Consiglio Regionale approva una norma che prevede l'obbligo di termoregolazione degli ambienti e di contabilizzazione autonoma del calore nei condomini
15 February, 2011
Dal primo agosto 2012 in tutta la regione scatta l'obbligo della termoregolazione. Il Consiglio regionale ha infatti approvato una norma, contenuta all'interno del Collegato Ordinamentale, che prevede l'obbligo di termoregolazione degli ambienti e di contabilizzazione autonoma del calore nei condomini di tutto il territorio regionale, anche per gli impianti esistenti. Questo provvedimento recepisce la misure antismog annunciate lo scorso ottobre dal presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni e dall'assessore all'Ambiente, Energia e Reti Marcello Raimondi, per ridurre gli sprechi nel riscaldamento domestico, una delle cause principali dell'inquinamento atmosferico, soprattutto nei grandi centri abitati. "Abbiamo sempre detto che la Regione punta sulle misure strutturali per combattere lo smog - spiega Raimondi - e oggi ne abbiamo dato un'ulteriore dimostrazione. Si tratta di una vera e propria rivoluzione, simile a quella attuata con la rottamazione dei veicoli più inquinanti. Puntiamo infatti a cambiare radicalmente il modo in cui le famiglie riscaldano le proprie case, senza abbassare minimamente la loro qualità di vita. Semplicemente, si spreca fino al 70 per cento del calore prodotto per un'abitazione con impianto condominale. Questo è inaccettabile non solo in termini economici, ma anche in termini ambientali e di lotta allo smog. La nostra misura comporterà un notevole risparmio per ciascuna famiglia, e notevoli vantaggi ambientali". La norma prevede che, a partire dal 1 agosto 2012 per le caldaie di maggiore potenza e vetustà, e, a seguire, per tutte le altre, sia esteso l'obbligo di installazione dei sistemi di termoregolazione e di contabilizzazione autonoma del calore per tutti gli impianti al servizio di più unità immobiliari, anche se già esistenti. "I dati ci dicono che le misure strutturali portano dei benefici sulla qualità dell'aria - conclude Raimondi - tanto che nel corso degli anni il livello di inquinamento si è via via abbassato. Continuiamo dunque così, con serietà e costanza, perché i dati scientifici dimostrano che questa è la strada giusta"