Regione Puglia, stretta sull’Ilva: controlli su acqua, diossine e b(a)p, qualificanti per il rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale
La Regione Puglia marca l’Ilva di Taranto. All’alba del 16 febbraio 2011 i controlli a sorpresa dell’Arpa Puglia sul camino E312 “sputa-diossina”. Nella stessa giornata una nota tecnica inviata al Ministero chiede il controllo in continuo delle diossine, e il monitoraggio su acqua e benzo(a)pirene, “qualificanti” per il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale. In ultimo, il voto unanime della V commissione regionale “Ambiente” sull'introduzione cogente del limite del b(a)b
16 February, 2011
La Regione Puglia prosegue la campagna di tutela per la salute e per l’ambiente al fine di limitare l’emissioni di sostanze inquinanti dello stabilimento ILVA di Taranto. Per tutta la giornata di mercoledì 16 febbraio 2011, lo stabilimento di Emilio Riva è stata oggetto di attenzione da parte della Regione Puglia, all'alba, con azioni di controllo, e durante la mattinata, con l'invio di richieste specifiche al Ministro dell'Ambiente ai fini del rilascio dell'Autorizzazione Integrata Ambientale. Infine, è giunto il voto unanime della V commissione regionale "Ambiente, sull'introduzione nel testo di legge, cogente e senza alcuna deroga temporale, del limite di b(a)p di 0,1 nanogrammi per metro cubo.
Il controllo è avvenuto tramite l'ente preposto, l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente pugliese. Alle prime luci dell’alba, il dirigente dell’Unità Operativa Aria di ARPA Puglia, dopo essere entrato nello stabilimento ILVA di Taranto, ha contattato l’azienda chiedendo di predisporre in tempi rapidi - entro 90 minuti - tutti i dispositivi necessari per poter effettuare i controlli al camino E312, "la testa del drago che emette il 90% di tutta la diossina nazionale", a partire dalla gru, necessaria per portare in quota a 50 metri di altezza, la strumentazione. La rilevazione della durata di 8 ore al giorno sarà effettuata per 3 giorni consecutivi, per concludersi, quindi, il 18 febbraio.Altri controlli a sorpresa verranno effettuati in futuro.
Tale attività viene realizzata per verificare il rispetto dei limiti della legge regionale n. 44/2008 “Norme a tutela della salute, dell'ambiente e del territorio: limiti alle emissioni in atmosfera di policlorodibenzodiossina e policlorodibenzofurani”. Dal 1 gennaio 2011 la Puglia è l'unica regione italiana ad essersi uniformata ai limiti europei. Il limite stabilito dalla legge n.44/2008, infatti, è di 0,4 ngTEQ/Nm3, rispetto al precedente limite “transitorio” di 2,5 imposto dalla stessa Legge Regionale a partire dal 1° aprile 2009.
In secondo luogo, l’Assessore alla Qualità dell’Ambiente, Lorenzo Nicastro, è intervenuto con una nota tecnica inviata al Ministero dell’Ambiente e al Gruppo istruttore che si occupa di ILVA, annunciando la propria contrarietà all’accoglimento di tutte le richieste, avanzate da ILVA nell’ambito del procedimento volto al rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale. Le istanze dell’Ilva puntano a ridurre i livelli di tutela già definiti dal gruppo istruttore nel corso delle lunghe valutazioni che hanno portato all’approvazione dell’attuale parere istruttorio.
Con la stessa nota, inoltre, la Regione ha sollecitato il Ministero dell’Ambiente ad affrontare in maniera puntuale le questioni poste sul tavolo da parte dell’Amministrazione Regionale, riguardanti il campionamento in continuo della diossina, i livelli di benzo(a)pirene e le ipotesi di riduzione dei consumi di acqua potabile prelevata dal Sinni per usi industriali. Attraverso il completamento e la messa in funzione dell’impianto di affinamento di Taranto si risparmierebbero 250 litri di acqua potabile al secondo.
A tal proposito la Regione Puglia ha anticipato, che tali punti assumono “rilevanza qualificante” in vista della Conferenza dei Servizi convocata a Roma dal Ministero dell’Ambiente per il prossimo 22 febbraio finalizzata al rilascio dell’AIA per la società ILVA.
Infine l’Assessore ha espresso “soddisfazione per l’approvazione nella mattinata da parte della V Commissione Consiliare Ambiente della Regione, con il voto favorevole e responsabile delle forze di opposizione, del testo di Legge Regionale che renderà immediatamente cogente il limite relativo alla qualità dell’aria per quanto attiene il benzo(a)pirene. Ora manca solo la definitiva approvazione del Consiglio Regionale. Questa legge, dunque, si metterà di traverso al rinvio stabilito in agosto dal decreto legislativo 155/2010 sull'introduzione del limite di 0,1 nanogrammi per metro cubo dal 2011 al 1 gennaio 2013.
“La Regione Puglia - ha concluso l’Assessore - conferma il massimo sforzo per garantire la tutela dell’ambiente e la salvaguardia della salute dei cittadini”.