L\'assessora Sestero fa il punto sui parcheggi di interscambio a Torino
Un intervento dell’assessora alla Viabilità e Trasporti Maria Grazia Sestero su TorinoClick precisa finalità e utilizzo dei parcheggi di interscambio
22 February, 2011
Il P.U.P. approvato dal Consiglio Comunale nel 2002 prevede tra le tipologie di parcheggi i parcheggi di interscambio “per addetti ed utenti provenienti dal bacino metropolitano (……) localizzati in corrispondenza delle stazioni ferroviarie e delle stazioni della metropolitana”.
Tra quelli previsti dal P.U.P. del 1990 sono confermati quattro parcheggi – Caio Mario, Stura, Sofia e Venchi Unica - all’interno di un piano che ne prevede 24 per un totale di 8.064 posti, molti a raso, altri in struttura. Caio Mario, Stura e Sofia sono stati realizzati per un costo totale di 15 milioni di euro, di cui 10 milioni sono il contributo regionale previsto dalla Legge Tognoli, a cui si aggiungono fondi G.T.T. e mutui della Città. La pratica dell’interscambio è di adozione non facile per cui in questi anni con G.T.T. sono state adottate promozioni per renderla anche conveniente. Con l’istituzione di documenti
Park&Ride giornaliero (2 euro) e mensile (25 euro) dal 2008 ad oggi è aumentato l’utilizzo. Il risultato è un’occupazione che complessivamente si aggira intorno al 50% che, in genere, i gestori giudicano remunerativa. I parcheggi sono essenziali quando ci sono grandi afflussi di visitatori in città: vedi Olimpiadi, Ostensione della Sindone o i possibili eventi di celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Il parcheggio Stura fa parte di un movicentro finanziato in parte dalla Regione Piemonte, poiché lì si trova la stazione sotterranea della Linea 4 e la nuova stazione ferroviaria in costruzione che sarà una delle stazioni del Servizio ferroviario metropolitano. In attesa di questo completamento che ne farà uno snodo intermodale importante, G.T.T. ha concesso in abbonamento 300 posti auto a una società per cui la somma dei 300 a rotazione e di quelli in abbonamento dà una occupazione diurna del 52,6% e notturna del 51%. Si può valutare in vari modi la decisione del Consiglio Comunale di sviluppare i parcheggi di interscambio, in realtà una città come Torino, sempre più meta di eventi o turistica, non potrebbe non predisporre un’offerta di sosta che permette di alleggerire le parti più interne della città da una domanda difficilmente soddisfacibile. Che l’interscambio per pendolari e mobilità quotidiana diventi una pratica diffusa è obiettivo che l’Amministrazione si è prefissa e a cui ci si avvicina a piccoli passi e in questa direzione i dati ci confortano.