Buccinasco, al via "Aula Sana": test di aeratori in classe per diminuire i livelli di PM10
Nella scuola media di via Emilia verrà testato il macchinario che filtrerà l’aria da polveri e pollini. D’altronde recenti studi lo confermano: in aula l’inquinamento tocca punte altissime.
28 February, 2011
Le aule scolastiche sono un ricettacolo di gas nocivi, PM10, CO2 e metalli. Proprio in questi giorni il ministero della Salute sta formulando le linee guida per porre fine all’emergenza dell’aria insalubre nelle scuole. A Buccinasco, intanto, parte l’iniziativa “Aula Sana”: in una classe-pilota verrà testato uno speciale aeratore che filtrerà PM10, polveri e pollini. L’aria entrerà così a 14 gradi senza dover aprire le finestre evitando, quindi, rumore e dispersione di calore soprattutto nella stagione fredda. Oltre all’aula pilota, si prevedono, sempre a Buccinasco, interventi anche in altre scuole dove, ad oggi, è in corso una revisione totale che ha coinvolto anche il Politecnico con due tesi sull’argomento.
“Quello che faremo, grazie alla sensibilità del Dirigente Scolastico, Dottor Miele - afferma Walter Bellini, General Manager di ‘AulaSana’ – è provocare una ventilazione meccanica controllata con conseguente ricambio d’'aria così da mantenere il tasso di CO2 tra i 1.000 e 1.500 ppm. E’ provato che un alto tasso più alto provoca perdita di concentrazione, sonnolenza e disturbi vari. Ridurremo anche gli inquinanti: particolato (PM10, PM5 etc.), benzene, biossido di azoto, radon, principali responsabili di malattie. Stop anche a pollini, microorganismi, muffe e allergeni di acari, ecc.”.
“L’ambiente ‘aula scolastica’ – commenta il Sindaco Loris Cereda - è il più critico, sotto il profilo della salubrità per almeno quattro fattori: l’alto numero di persone che vi respirano (in media 20-25 studenti); il ridotto volume dell'aula (di solito 130-180 metri cubi), inferiore a quello di un medio appartamento; la lunga permanenza continuativa giornaliera (da 5 a 8 ore, nei giorni di scuola), l’età degli studenti, in fase evolutiva, con conseguenti rischi maggiori. In un’aula scolastica media si verificano condizioni critiche dopo soli 15 -20 minuti di lezione. Per tutti questi motivi serve un intervento, ed è con orgoglio che accogliamo nelle nostre scuole questo test che può rappresentare una svolta”.