Il Punto sui Rifiuti - La Spagna dice no alla Campania: «I vostri rifiuti non rispettano le norme europee». Proteste a Chiaiano
L’assessorato all’Ambente dell’Andalusia, dove era previsto lo smaltimento di 30mila tonnellate di immondizia, blocca l’autorizzazione. E, mentre a Chiaiano si torna a protestare a causa delle voci della prosecuzione dell’attività della discarica già satura. Lepore individua in Irpinia «il luogo ideale per aprire nuovi siti»
15 March, 2011
«Non siamo più disposti a ospitare in futuro sul nostro territorio siti o impianti riguardanti lo smaltimento dei rifiuti, in perfetta sintonia con il parere dei comitati civici terzignesi». A dichiararlo è il sindaco di Terzigno, Domenico Auricchio, al termine della riunione dei sindaci dei diciotto comuni della zona vesuviana. Terzigno ospita già una discarica, la Cava Sari, per mesi al centro di proteste, anche violente, e di polemiche. Tensione nei giorni scorsi anche a Chiaiano dove un gruppo di persone, tra cui anziani e bambini, ha bloccato per alcune ore gli sversamenti di rifiuti nella discarica. Secondo quanto ha potuto appurare la polizia, alla base della protesta ci sarebbe stata la voce, diffusa da qualcuno, circa una prosecuzione dell'attività del sito per il quale invece sono stati già fissati i tempi di chiusura. Di qui la protesta in via Cupa del cane con il blocco dalle 23 alle 3,30. Poi i manifestanti si sono convinti e hanno fatto passare i camion che erano in coda e che hanno potuto sversare regolarmente.
Crisi tutt’altro che risolta. A confermarlo sono le parole del procuratore della Repubblica di Napoli, Giandomenico Lepore, che ha invitato le altre province della Regione a venire incontro alla città di Napoli. In particolare, Lepore chiama in causa Avellino: «Credo che tocchi al capoluogo irpino fare un passo avanti verso Napoli, perchè lì ci sono terreni migliori per aprire una discarica in tempi brevi». Secondo il procuratore della Repubblica, occorre un'inversione di tendenza per risolvere il problema dei rifiuti a Napoli. Problema oggi aggravato dalla situazione difficile che si è creata nella discarica di Chiaiano, vicina alla saturazione e dal mancato accordo con l'Andalusia e il problema, rilevato anche dall'assessorato all'Ambiente dell'Andalusia, è la qualità dei rifiuti che devono essere smaltiti.
No della Spagna all'immondizia di Napoli. L'assessorato all'Ambiente dell'Andalusia, dove era previsto il trasferimento di 30mila tonnellate di immondizia, dopo oltre quattro mesi di trattativa ha firmato ufficialmente il "diniego dell'autorizzazione all'azienda Partenope Ambiente per il trasporto internazionale dell'immondizia". Bloccato dunque il trasferimento via nave della spazzatura in eccesso dello Stir di Caivano alla discarica Vernisur nei pressi di Jerez de la Frontera. Secondo il quotidiano spagnolo El Pais tra i motivi ci sarebbe il rispetto delle norme europee sui rifiuti, che prevedono il trasporto ai centri di smaltimento più vicini al luogo dove vengono prodotti. Il governo locale avrebbe inoltre bloccato il trasferimento, a operazioni già iniziate, per l'impossibilità di verificare la composizione dei rifiuti che partono da Napoli.