Pup, salvi fino a ottobre i platani di via Fermi
Il Comune ha bloccato questa mattina i lavori per espiantare e trasferire da un'altra parte i 28 alberi della strada vicino a viale Marconi, dove dovrebbe essere costruito un parcheggio sotterraneo. Il comitato No Pup Fermi ha intanto presentato al Comune e alla Procura una richiesta di riesame dell'intero progetto
21 March, 2011
I platani di via Fermi sono salvi, almeno fino a ottobre. In questi giorni dovevano essere espiantati e ripiantati in un’altra zona dalla Cam srl, che nella strada del quartiere di viale Marconi dovrebbe costruire un parcheggio sotterraneo, previsto dal Pup, il Piano urbano parcheggi del Comune. Ma i 28 platani, per adesso, non saranno toccati. «Gli alberi hanno già le gemme, se si espiantano proprio ora si uccidono. Non è infatti possibile ripiantarli da un’altra parte con le gemme», spiega Riccardo Micheli, coordinatore del comitato No Pup Fermi. «Il cantiere per espiantare gli alberi è stato montato venerdì scorso. Questa mattina il nostro comitato ha organizzato un sit in di protesta e sono arrivati anche i tecnici del Comune e la guardia forestale per bloccare l’intervento. La ditta era però determinata ad andare avanti, e alla fine si è fermata solo di fronte a un atto del servizio giardini del Comune, che appunto rinviava i lavori a ottobre», continua Micheli. Un’altra novità, poi, è arrivata sul luogo di destinazione di quei platani: «Non l’area in fondo a via Fermi, di fronte alla Città del gusto, come dichiarato dalla ditta, ma sul lungotevere di Pietra Papa».
Soddisfazione per il rinvio dei lavori è stata espressa anche da Legambiente Lazio, che si era unita alla protesta dei cittadini. «I platani di via Fermi hanno dimensioni tali che sembra proprio assurdo pensare di poterli spostare, indipendentemente dal fatto che siano in stasi vegetativa o meno. Il Pup ha perso il senso generale, non si capisce come vengano definite le localizzazioni, bisogna fermarsi e ridefinire obiettivi e modalità. Nel caso di via Fermi questo è molto evidente, la crisi di traffico dell'area si risolve con un rinnovato trasporto pubblico, piuttosto che con dei box. Continueremo a vigilare per evitare scempi inutili», ha dichiarato il presidente dell’associazione Lorenzo Parlati.
Intanto, il comitato contro il parcheggio di via Fermi ha anche presentato alcuni giorni fa al Comune e alla Procura della Repubblica una richiesta di riesame dell’intero progetto, «supportata da una perizia tecnica». La risposta arriverà entro due mesi.