Saronno vuole rendere definitivo il limite dei 30 all'ora: “Per una maggiore sicurezza stradale e una migliore qualità della vita dei cittadini”
Il Comune di Saronno vuole rendere definitivo il provvedimento che impone il limite dei 30 km/h in tutta la città. Lo ha dichiarato in un'intervista a Eco dalle Città il sindaco Luciano Porro, che con pazienza e determinazione è riuscito a far crescere il consenso nei confronti del limite dei 30 all'ora tra i suoi concittadini. “Vogliamo mantenere il limite di velocità non solo per diminuire l'inquinamento ma anche per aumentare la sicurezza stradale e migliorare la qualità della vita dei cittadini”
23 March, 2011
Sindaco Porro, perché ha deciso di prorogare l'ordinanza che impone il limite dei 30 km/h nella città di Saronno?
Per guadagnare tempo in vista del passaggio alla “Fase 2”.
Che cosa intende con “Fase 2”?
L'emanazione della prima ordinanza del 6 febbraio era motivata da problemi di inquinamento, dall'urgenza di ridurre il Pm10. In parte i valori sono scesi, ma finché i Comuni limitrofi non prenderanno provvedimenti, il nostro sforzo sarà vano. Ora che però abbiamo ottenuto riscontri positivi da parte dei cittadini - soprattutto quelli che vogliono meno auto per le strade, ma più bici e pedoni – vogliamo andare nella direzione di rendere il limite definitivo, non solo per diminuire l'inquinamento, ma anche per favorire la sicurezza stradale e migliorare la qualità della vita dei cittadini. La cosiddetta “Fase 2” prevede quindi due punti: che su tutte le strade di Saranno, esclusi gli assi viari più importanti dove saranno mantenuti i 50 km/h, si vada ai 30 all'ora e la realizzazione di Zone 30 nelle aree periferiche in corrispondenza di scuole, chiese, centri sportivi, etc.
Quali sono le tappe per raggiungere questo risultato?
Per il momento abbiamo organizzato due riunioni con la commissione Ambiente e Territorio, di cui fanno parte membri sia della maggioranza (di centro-sinistra, ndr) che dell'opposizione (di centro-destra, ndr). La decisione definitiva non è ancora stata presa, perché l'opposizione continua ad essere contraria al provvedimento. Per raggiungere il nostro obiettivo dobbiamo procedere con gradualità. Per questo abbiamo intenzione di iniziare a proporre un'estensione della Zona 30 in centro città, oltre alla Ztl già esistente, e la realizzazione di Zone 30 nei singoli quartieri. C'è bisogno di tempo. Ma noi andiamo nella direzione di poter viaggiare in tutta la città ai 30 all'ora.
Come reagiscono i cittadini? Sono ancora molte le voci contrarie?
Tra i cittadini il discorso continua; e anche se gli arrabbiati sono ancora molti, è in crescita il consenso. Noi abbiamo cercato di informare la cittadinanza in maniera costante: abbiamo organizzato incontri e dibattiti pubblici, abbiamo invitato esperti, abbiamo pubblicato interviste e articoli sui giornali locali.
In occasione della scorsa intervista aveva dichiarato che il numero di multe nei primi giorni dall'entrata in vigore dell'ordinanza era stato basso. Conferma questo andamento?
Confermo che tra i nostri Vigili non c'è uno spirito sanzionatorio. Noi abbiamo preferito educare e preparare i cittadini attraverso l'informazione, piuttosto che tramite le multe. E infatti queste sono praticamente assenti. Dal primo giorno in cui i Vigili sono entrati in azione, il 9 febbraio, facendo 10 multe ad automobilisti che comunque non superavano i 70 km/h, non ne sono state quasi più fatte.
Insieme al provvedimento dei 30 all'ora, avete realizzato interventi di riqualificazione stradale – ad esempio dossi, restringimenti stradali, parcheggi a spina – per limitare la velocità?
Li abbiamo previsti e messi a bilancio. Ma sino ad oggi non abbiamo fatto nulla perché non disponevamo di risorse fisiche e monetarie sufficienti. Si tratta infatti di interventi strutturali che richiedono tempo e investimenti. Ma nel corso del 2011 prevediamo di iniziare a rendere, ad esempio, alcune strade a senso unico. Non mi stancherò di ripeterlo: sono processi che non si ottengono dall'oggi al domani. Ci vuole gradualità.