Treno Verde, Legambiente: “Il PM10 di Bari nei limiti di legge”
Nell’ultima giornata sono stati presentati i risultati delle analisi del laboratorio mobile. Nei limiti di legge le polveri sottili del PM10, negativi, invece, i dati del PM2,5 della fascia pomeridiana. Alle stelle il rumore in via Piccinni sia di giorno che di notte. Grande il successo: duemila solo gli studenti in visita
25 March, 2011
Ultima giornata barese del Treno Verde di Legambiente, (prossima tappa in Campania a Salerno già dal 26 marzo) con oltre duemila (solo gli studenti) in visita al Treno Verde. Questa mattina venerdì 25 marzo i dati finali relativi alla qualità dell’aria e ai livelli di rumore sono stati presentati da Francesco Tarantini, presidente Legambiente Puglia e da Giorgio Zampetti, coordinatore dell’ufficio scientifico di Legambiente. Presenti il direttore dell’Arpa Puglia Giorgio Assennato, Maria Maugeri, consigliera delegata all'Ambiente Comune di Bari e Luca Ricciardi, responsabile del laboratorio mobile dell'Istituto Sperimentale di RFI.
“Siamo soddisfatti del quadro rassicurante che emerge dai tre giorni di monitoraggio a Bari – ha dichiarato Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia – ma questi dati non devono disimpegnare l’Amministrazione Comunale a fare di più e meglio per le aree ancora trafficate e inquinate della città, come ha dimostrato il rilevamento orario su via Capruzzi, via Amendola e via Giulio Petroni. Tra gli interventi ancora da attuare – ha continuato Tarantini – “occorre ricordare che Trani e Foggia non hanno ancora una rete di monitoraggio fissa”, inoltre, servono ulteriori interventi strutturali come l’aumento delle zone a traffico limitato e l’ampliamento dell’estensione delle isole pedonali e delle piste ciclabili”. Due i monitoraggi effettuati, il primo continuo in maniera ininterrotta attraverso il laboratorio mobile dell’Istituto Sperimentale di RFI (Rete Ferroviaria Italiana), la seconda oraria attraverso il rilevatore itinerante “Personal Dust Monit”.
Le analisi del laboratorio mobile.
Negli ultimi tre giorni dal 22 al 24 marzo, dalle ore 10.00, in maniera ininterrotta per 62 ore, l’aria del centro cittadino è stata monitorata dal laboratorio mobile posizionato in via Roberto da Bari, angolo via Piccinni. Secondo quanto emerso nei tre giorni di campionamento, i valori restano al di sotto dei parametri di legge, infatti, non hanno mai superato il limite giornaliero di 50 mg/m3 (D.lgs 155 del 2010). Le medie registrate sono state di 26 mg/m3 per il primo giorno, 31 mg/m3 nel secondo e 41 mg/m3 nel terzo.
Il rilevatore itinerante di PM10 da via Capruzzi fino alla via di Giulio Petroni passando per via Amendola.
Il 23 marzo invece è stata la volta del rilevatore itinerante. Monitorate per un'ora le polveri sottili per le vie di Bari. Anche se non si tratta di una media giornaliera, il dato è utile a fotografare il livello di polveri sottili che si possono respirare durante un normale spostamento a piedi in città. Dalle ore 17.00 alle ore 18.00 l’esperto di Legambiente ha percorso il tragitto che da via Capruzzi va in via Giulio Petroni passando per via Amendola. Il PM10 è stato pari a 88,7 mg/m3 (il limite giornaliero è di 50 mg/m3). Più pericoloso il dato del PM2,5 (29% sul totale) dato che queste particelle molto più piccole del PM10 (di diametro 2,5 micron) sono in grado di penetrare nei nostri polmoni, il cui valore limite medio annuo è pari a 25 mg/m3. Sotto controllo anche i valori relativi a benzene, biossido di zolfo, monossido di azoto, monossido di carbonio e ozono.
Inquinamento acustico
Per quanto riguarda il quadro relativo all’inquinamento acustico i decibel sempre oltre la norma. Il Comune di Bari non ha ancora predisposto la zonizzazione acustica del territorio.
Bari appartiene alla “Classe IV - aree di intensa attività umana”, pertanto, in tale zona “i limiti acustici di immissione” in Leq sono pari a 65 dB(A) in fascia diurna e 55 dB(A) in fascia notturna.
I valori registrati nelle ore diurne sono stati rispettivamente nei tre giorni di 69dB(A), 68 dB(A) e 68 dB(A), sempre sopra la norma. Più alti gli sforamenti notturni. Nei periodi notturni, si riscontra una variazione di valori dei Livelli equivalenti continui (Leq) orari da 58 a 65 dB(A). La componente principale che ha contribuito a incrementare i livelli di rumore stradale è stato il rotolamento dei pneumatici sull’asfalto per i veicoli in transito su Via Piccinni, punto di monitoraggio del laboratorio mobile.