Alluminio: nel 2010 riciclo record nel nostro Paese
Con oltre il 72% di riciclo l’Italia si conferma leader in Europa per la raccolta differenziata e il recupero degli imballaggi in alluminio. Cresce del 20% la raccolta di alluminio al Sud
03 May, 2011
Sono questi i dati che emergono dall’ultima assemblea annuale di CiAl, il Consorzio Nazionale per il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Alluminio, che si è tenuta a Milano il 29 aprile scorso: nel 2010 oltre 46.500 tonnellate di imballaggi in alluminio, pari al 72% dell’immesso sul mercato, sono state riciclate e rese disponibili per nuovi utilizzi e applicazioni nei diversi comparti industriali, con evidenti benefici in termini economici, ambientali ed energetici.
Dal punto di vista produttivo la crescita della quota di imballaggi è un segnale importante di ripresa economica, confermato anche dalla quantità complessiva di rottame di varie tipologie – 806mila tonnellate – trattato dalle fonderie italiane lo scorso anno e cresciuto, rispetto al 2009, di oltre il 18%.
I benefici ambientali ed energetici della quota di imballaggi riciclati, misurabili attraverso la riduzione del ricorso a materiale da escavazione, al reimpiego nei processi produttivi e al mancato smaltimento in discarica, hanno garantito una riduzione di emissioni serra pari a 371mila tonnellate di CO2 e un risparmio di energia per oltre 160mila tonnellate equivalenti petrolio.
Lo straordinario risultato di riciclo, ben al di sopra dell’obiettivo minimo stabilito per legge del 50%, assume connotati ancora più significativi se consideriamo la quota di imballaggio sottile, pari a 3.500 tonnellate, che, attraverso la termovalorizzazione dei rifiuti urbani, porta il recupero complessivo nel 2010 al 78% dell’immesso al consumo.
L’importante ruolo del Consorzio, per promuovere, affiancare e supportare Comuni ed Operatori nello sviluppo di sistemi efficienti ed efficaci di raccolta differenziata è evidente e ben noto. Sostegno e consolidamento dei sistemi e delle relazioni nei bacini più avanzati e supporto alle aree in emergenza ed emergenti hanno caratterizzato l’azione di CiAl nel 2010 con il duplice obiettivo di far crescere la raccolta sia in termini quantitativi che qualitativi cercando, al contempo, di ridurre sempre più il gap storico tra Nord e Sud Italia.
Ed è proprio in quest’ottica che vanno considerati i risultati del 2010 che, a fronte di segni negativi per la raccolta nelle regioni del Nord e del Centro, evidenziano un incremento di quasi il 20%, rispetto al 2009, per quella delle regioni meridionali. Contributi e segnali importanti in questo senso giungono, in particolare, da Abruzzo, Puglia, Calabria e Campania e dalla ormai solida Sardegna che, nello scenario nazionale, da qualche anno consegue le migliori performance in assoluto sia sul fronte delle quantità sia su quello della qualità del materiale raccolto.
I numeri 2010 di CiAl in sintesi
211 imprese consorziate con 35mila dipendenti e oltre 12 miliardi di euro di fatturato.
5800 Comuni italiani che partecipano alla raccolta differenziata degli imballaggi in alluminio, con oltre 47milioni di cittadini coinvolti.
Oltre 370 operatori, 170 piattaforme e 15 fonderie su tutto il territorio nazionale garantiscono la raccolta, il trattamento, il riciclo e il recupero dell’alluminio.
Recupero complessivo (materia+energia) pari al 78% dell’immesso al mercato con una crescita del 43% rispetto al 2009.
50mila tonnellate di imballaggi in alluminio, pari al 72,4% del mercato, sono state riciclate per produrre nuova materia prima, con un incremento sul 2009 del 49%.
Grazie alla raccolta differenziata e al riciclo di 50mila tonnellate di imballaggi in alluminio sono state evitate emissioni serra pari a 371mila tonnellate di CO2 e risparmiata energia per oltre 160mila tonnellate equivalenti petrolio.
Riciclo infinito, efficienza energetica, minimizzazione pesi e spessori, confermano il packaging in alluminio tra i più eco-friendly, coerente e in linea con i principi della prevenzione.
Zero discarica, 100% recupero è la mission ambientale di CiAl per un sistema dei rifiuti orientato a massimizzare raccolta, riciclo e recupero dell’alluminio in tutte le fasi di gestione incluso il trattamento delle scorie post-combustione.
I trend produttivi di alluminio riciclato confermano l’Italia al primo posto in Europa con oltre 806mila tonnellate di rottami trattati, pari al 50% dell’utilizzo complessivo di alluminio grezzo.