Puglia, mobilità ciclistica: al via una proposta di legge regionale
Tra le novità del Piano Regionale della Mobilità Ciclistica, gli incentivi solo per opere stradali con infrastrutture ciclabili adiacenti, l'obbligo per i comuni di inserire nei regolamenti edilizi norme per il deposito delle biciclette. Il Presidente della FIAB Dalla Venezia: "Bene, un altro passo in avanti verso la mobilità sostenibile"
11 May, 2011
Nessuna opera stradale, compresi sovrapassi, sottopassi e rotatorie, potrà beneficiare di finanziamenti erogati dalla Regione Puglia, se sprovvista di infrastrutture ciclabili adiacenti, così come già stabilito dal Codice della Strada.
Questa è solo una delle novità previste dalla proposta di legge regionale recante "Interventi per favorire lo sviluppo della mobilità ciclistica”, predisposta per iniziativa del Consigliere regionale Antonio Decaro, capogruppo PD alla Regione Puglia e già premiato dalla FIAB nel 2008 con il riconoscimento nazionale di "amico della bicicletta" per aver avviato, quando era assessore alla mobilità del Comune di Bari, azioni concrete a favore del trasporto ciclistico urbano.
La proposta di legge http://www.fiab.info/download/pdl_puglia_mobilita_ciclistica.pdf prevede che la Puglia si doti di un Piano Regionale della Mobilità Ciclistica che individua il sistema ciclabile di scala regionale. Il testo, inoltre, introduce e classifica - anche in analogia alle migliori esperienze europee - le "ciclovie", vale a dire tutta quella tipologia di strade per le biciclette, diverse dalle piste ciclabili in senso stretto, che siano legittimamente percorribili dai ciclisti e dotate di diversi livelli di protezione dal traffico stradale a seguito dell’introduzione di adeguati provvedimenti (es. aree pedonali, ZTL o zone residenziali) e/o infrastrutturali (es. elementi di "traffic calming" o moderazione del traffico).
Sono dorsali della rete ciclabile regionale pugliese, secondo la proposta di legge, gli itinerari delle reti BicItalia ed EuroVelo già individuati dalla Regione Puglia attraverso il progetto CYRONMED, a cui la FIAB fu chiamata a collaborare previa selezione pubblica, e già fatti propri dal Piano regionale dei Trasporti e dal Piano Paesaggistico regionale.
A concorrere alla costruzione della rete ciclabile regionale sono chiamati gli Enti locali: Province e Comuni redigono i piani di rete per la mobilità ciclistica sulla viabilità di propria competenza, che diventeranno parte integrante, rispettivamente, dei Piani Territoriali di Coordinamento Provinciali e dei Piani Urbanistici Generali.
"E' certamente motivo di grande soddisfazione – ha dichiarato Antonio Dalla Venezia, presidente della FIAB - che un'altra Regione, in questo caso la Puglia, si doti di una proposta di legge regionale sulla mobilità ciclistica, facendo anche propri contributi della FIAB come quelli sulla classificazione delle ciclovie, sulla segnaletica di direzione o sulla necessità di istituire appositi Uffici dedicati alla Mobilità ciclistica". "Ci auguriamo - prosegue Dalla Venezia - che l'iter legislativo non sia eccessivamente lungo, che ci sia il dibattuto costruttivo di tutte le forze politiche e, soprattutto, che la legge sia dotata in maniera ordinaria di un fondo annuale adeguato a dare risposte concrete per costruire il sistema ciclabile regionale. Senza risorse, non si va da nessuna parte, come insegna la legge statale n. 366/98 che, pur avendo creato aspettative da parte delle comunità locali, dal 2002 non è stata più rifinanziata".
Tra le altre novità introdotte, l'obbligo per le Amministrazioni comunali di inserire nei regolamenti edilizi norme per la realizzazione di spazi comuni possibilmente attrezzati per il deposito delle biciclette sia negli edifici adibiti a residenza e attività terziarie che presso strutture pubbliche.