Taranto, primi dati 2011 Benzo(a)pirene. Ilva: "Riduzione del 40%". Altamarea: “Valori ancora del 93% sopra il limite”
I dati di Arpa Puglia (primo trimestre 2011): la media di B(a)p a Taranto è di 1,93 ng/m3. Per l’Ilva è un successo, la riduzione è del 40% rispetto allo stesso periodo del 2010. “L’Ilva raffronta un dato "cattivo" con quello "pessimo" del 2010, il limite europeo è di 1 ng/m3” commenta Altamera che aggiunge: "Commentando i dati, l'Ilva riconosce di fatto di avere una parte consistente dell'inquinamento del quartiere Tamburi"
25 May, 2011
I dati dell’Arpa Puglia relativi al trimestre (gennaio – marzo 2011) sono chiari. Presentano una media di benzo(a)pirene pari a 1,93 ng/m3 (nanogrammi su metro cubo).
Il dato non è positivo se viene paragonato al valore obiettivo di 1 ng/m3 stabilito dalle direttive europee 2004/107/CE e 2008/50/CE che stabiliscono gli standard di qualità dell’aria e i valori obiettivi dei principali agenti cancerogeni, tra i quali il benzo(a)pirene.
Il professore Marescotti, presidente di Altamarea, ha commentato il proprio disappunto denunciando il fallimento dell’Ilva: “Questi dati, contrariamente a quanto l'Ilva dichiara, non sono per nulla un successo in quanto superano in media del 93% il valore che la precedente normativa aveva posto come limite (obiettivo di qualità) per il benzo(a)pirene. L'Ilva, con evidente intento propagandistico, - ha continuato Marescotti - raffronta tale dato "cattivo" con quello "pessimo" del 2010 (che era 3 ng/m3). L'Ilva confronta cioè un dato inaccettabile (1,93) con un dato ancora peggiore (3), ma entrambi sono superiori a 1”.
Sull’inquinamento che l’Ilva di Taranto imprime sulla città e sul quartiere Tamburi, Marescotti ha sottolineato che il dato di Arpa Puglia si riferisce all’aria del quartiere e non ai camini. Dunque, l'Ilva con i propri commenti ha ammesso implicitamente di essere responsabile di quel dato, cioè, “riconosce di fatto di avere una parte consistente dell'inquinamento se si sente in dovere di commentare dati che non si riferiscono direttamente alla proprie emissioni ma alla qualità dell'aria del quartiere Tamburi”.
Per l’Ilva di Taranto, al contrario i dati dell’Arpa rappresentano un successo. L'Ing. Buffo Responsabile Qualità e Ambiente dell'Ilva di Taranto ha commentato: “Prendiamo atto positivamente nel constatare come i valori siano nettamente inferiori a quelli registrati nello stesso periodo del 2010". "I valori riscontrati – ha concluso l'Ing. Buffo - parlano di una riduzione di circa il 40%, e dimostrano come l'impegno di tutti possa portare a risultati importanti ed incoraggianti nel raggiungere, entro dicembre 2012, il valore obiettivo di 1 ng/m3 fissato dalla legge, ma che la comunità di Taranto, così come l'Ilva, vogliono conseguire nel più breve tempo possibile.".
I dati dell’Arpa Puglia sul Benzo(a)pirene
- 1,55 ng/m3 a gennaio 2011
- 2,82 ng/m3 a febbraio 2011
- 1,43 ng/m3 a marzo 2011
La media è 1,93 ng/m3 mentre la media annua non dovrebbe superare 1 ng/m3