Referendum eco-milanesi: traffico, Ecopass, smog. Le opinioni del comitato promotore
Il primo quesito referendario propone l’estensione a tutti gli autoveicoli, esclusi quelli ad emissioni zero, dell'Ecopass, ed anche l’allargamento progressivo dell'area interessata alla misura. L'idea, come ci raccontano i promotori del referendum, è quella di passare ad una 'congestion tax'.
03 June, 2011
Negli ultimi giorni prima del ballottaggio, si era parlato con una certa insistenza dell’Ecopass: qualcuno ne aveva proposto l’abolizione; altri la necessità di proseguire sulla strada intrapresa; altri ancora di trasformare in una ‘congestion tax’: non più una tassa per i veicoli inquinanti, ma un pedaggio per tutti i veicoli. Abbiamo chiesto ai promotori del referendum ambientale (MilanoSìmuove) la loro opinione su come affrontare i problemi del traffico e dello smog.
Fedrighini: “Occorre l’evoluzione di Ecopass verso la forma della ‘congestion charge’, con un pedaggio applicato a tutti i veicoli. Occorre farlo in modo serio, come avviene a Londra, a Oslo, a Stoccolma, adottando una precisa linea di indirizzo e seguendola, senza tentennamenti. Inoltre è importante che con il pedaggio si generino risorse che per legge debbano essere integralmente destinate al potenziamento della mobilità pubblica e ciclabile. Per il futuro è possibile un meccanismo progressivo di estensione di Ecopass, dopo che, con i ricavi ottenuti si sia riusciti ad estendere il trasporto pubblico in maniera ottimale in un’area più estesa, perché oggi non in tutta Milano il servizio è lo stesso che nella zona centrale”.
Croci: “Dopo la fase di sperimentazione di Ecopass che ha dato risultati positivi, ora si tratta di passare ad una ‘congestion charge’ e progressivamente allargare l'area. Attraverso questo meccanismo si potranno generare risorse nell'ordine di 50-60 milione di euro l'anno, da reinvestire”.
Cappato: “Il referendum dice una cosa molto precisa: eliminare le esenzioni, cioè trasformare una tassa dove pagano solo le auto inquinanti in una tassa dove pagano tutti i veicoli, restituendo i soldi ai cittadini sotto forma di trasporto pubblico, e proponendo anche un graduale allargamento dell'area Ecopass, prevedendo però delle agevolazioni per i residenti nelle misure che andranno poi stabilite. L'importante è il mantenimento di un principio ben preciso: quello di disincentivare l'utilizzo dell'auto privata e reperire in questo modo le risorse per una mobilità sostenibile ed ecologicamente pulita”.