Roma Metropolitane informa: l’associazione d’imprese Astaldi-Vianini-Consorzio Cooperative Costruzioni-Ansaldo STS, che sta costruendo la nuova metro C, ha presentato una proposta di project financing per completare il tracciato dalla fermata Colosseo a quella di Farnesina e per la successiva gestione dell’intera linea.

Un progetto ampio, costituito da circa 400 elaborati, che Roma Metropolitane si accinge ad analizzare da subito, vagliandone in particolare il piano economico-finanziario, gli aspetti tecnici, l’impatto urbanistico, gli elementi di salvaguardia del patrimonio storico-artistico e le implicazioni sul fronte delle valorizzazioni immobiliari. Già costituito un gruppo di lavoro dedicato, che conta di chiudere l’esame del progetto entro fine luglio.Completata l’istruttoria, poi, Roma Metropolitane trasmetterà al Sindaco una relazione per dar modo al Campidoglio di decidere. Se Roma Capitale darà l’ok, il progetto passerà al vaglio della Regione Lazio, del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e, infine, del Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica).

Ecco la nuova proposta, che introduce non poche novità rispetto al piano originario: via una stazione, introdotte due nuove, percorso prolungato oltre il capolinea finora previsto, riprogettate le ubicazioni e le uscite delle altre fermate. La metro C traverserà dunque il centro storico dal Colosseo per poi puntare verso Prati – Delle Vittorie e Flaminio. Un tragitto di 7 chilometri con 7 fermate: Venezia – Chiesa Nuova – San Pietro – Oslavia – Ottaviano – Auditorium – Farnesina. La stazione Risorgimento è stata eliminata, specifica Roma Metropolitane, “in quanto non compatibile con l’insieme delle nuove opzioni progettuali, in particolare con la nuova configurazione della stazione San Pietro”. In compenso sarà costruita la fermata sotto piazza della Chiesa Nuova a Corso Vittorio (dove si è dubitato a lungo di realizzare una stazione, dato il vasto e fitto substrato archeologico) e quella di via Oslavia sotto piazza Bainsizza (al posto del capolinea Clodio-Mazzini, previsto dal vecchio progetto). I convogli della C, a quel punto, andranno oltre, verso Ottaviano e quindi viale Tiziano (Auditorium) e la Farnesina, dove sorgerà il nuovo capolinea. Quattro i Municipi interessati: I (centro storico), XVII (Prati), II (Parioli) e XX (Cassia-Flaminia).

Ed ecco il dettaglio delle fermate e della loro ubicazione, come previsto dalla relazione tecnica che accompagna la proposta delle imprese costruttrici:

Stazione Venezia: sotto la piazza. Due uscite: a piazza Santi Apostoli (scambio con le linee bus verso via Nazionale-via IV Novembre e via del Plebiscito-corso Vittorio Emanuele) e a piazza Madonna di Loreto.
Stazione Chiesa Nuova: sotto l’omonima piazza, presso la chiesa di Santa Maria in Vallicella e l’adiacente Oratorio dei Filippini.
Stazione San Pietro: a ovest di Castel Sant’Angelo, nei pressi di largo Giovanni XXIII – piazza Pia e Lungotevere Vaticano.
Stazione Oslavia: sotto piazza Bainsizza.
Stazione Ottaviano: lungo via Barletta (come da progetto originario), in corrispondenza dela stazione metro A.
Stazione Auditorium: negli spazi aperti intorno al Palazzetto dello Sport tra viale Pietro De Coubertin e viale Tiziano. A due gallerie separate (il vecchio progetto prevedeva la galleria unica).
Stazione Farnesina: sotto il deposito delle auto rimosse, nelle vicinanze del Ministero degli Esteri, del Foro Italico, dello stadio della Farnesina, della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione ecc. Previsti due accessi: fronte Ministero Esteri e su via Antonino da San Giuliano, lato Ponte Milvio. Anche in questo caso la stazione è a doppia galleria. Trattandosi del capolinea, il progetto prevede due nuovi parcheggi di scambio, più ampi delle attuali aree di sosta.