Mobilità a Napoli: la terapia choc di de Magistris
Non solo rifiuti: tra i primi impegni del neo sindaco previste tante misure innovative riguardanti la mobilità cittadina con l’obiettivo di rivoluzionare il modo di spostarsi dei napoletani
06 June, 2011
Per il neo sindaco tra le priorità della sua azione di governo non ci saranno solo i rifiuti. Nel settore della mobilità cittadina si prevede una terapia rivoluzionaria: l’ha annunciata Luigi de Magistris ieri, dopo averne parlato con cinque ciclisti trentini impegnati in un tour per il 150° anniversario dell’Unità nazionale: «Libereremo presto Napoli dalle auto». Ma in che modo?
Piste ciclabili, chiusura del centro storico alle auto, incremento delle corse dei mezzi pubblici (anche di notte), lungomare pedonalizzato, bus elettrici, bike sharing e car pooling. Queste le linee guida che saranno portate avanti dal sindaco e dal futuro assessore alla Mobilità.
Come si legge nel suo programma, alla sezione Spazio e Comunità, de Magistris descrive così la sua Napoli ideale: «Voglio una città che non sia attraversata dalle auto. Per ciò voglio potenziare i sistemi di circumvallazione. Al centro si arriverà col metrò, lasciando le auto presso i parcheggi di interscambio».
«Napoli deve tornare a guardare il mare. La gente deve passeggiare sul lungomare, senza auto». Una città che si muove con i mezzi pubblici, «aperti tutta la notte durante i week end, e un rafforzamento della presenza della Polizia municipale in tutte le ore». E poi via ai bus elettrici, al car pooling, al bike sharing.
Il centro città sarà integralmente chiuso al traffico, con Ztl estese. Il lungomare di via Caracciolo, dopo la realizzazione della linea 6 sarà pedonalizzato con arredo urbano. «Il traffico – si legge nel programma - va deviato su viale Dohrn, realizzando un'area parcheggio protetta da cordolo nel tratto terminale di via Caracciolo, che sarà a senso unico con tre corsie a scorrimento veloce».
I mezzi, nella Napoli senza macchine, avranno tariffe speciali, ci saranno tagliandi low cost a 50 centesimi della durata di 20 minuti. Infine, l'ultimo tassello della sfida: "i mezzi pubblici devono avere degli orari che devono essere fatti rispettare".