A Bari l'8° convegno ASSTRA, un focus sul futuro del trasporto pubblico locale
L’ASSTRA, l’associazione che riunisce le imprese di trasporto pubblico locale in Italia, sceglie la Puglia per una tre giorni di dibattiti, dall’8 al 10 giugno. Tra gli ospiti della prima giornata, il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, e l’assessore regionale alla Mobilità, Guglielmo Minervini. On line il programma del convegno
08 June, 2011
“Per rilanciare sul trasporto pubblico locale l’ASSTRA riparte da Bari e dalla Puglia, riconoscendo alla città e alla regione, soprattutto nell’ultimo quinquennio, grande dinamismo e strategia di impresa nell’affrontare, con piani di investimenti, un settore delicato come quello della mobilità pubblica”. Ad affermarlo Marcello Panettoni e Giovanni D’Auria, rispettivamente Presidente ASSTRA Nazionale e ASSTRA Puglia, nelle fasi iniziali del l’8° Convegno nazionale dal tema “Trasporto pubblico locale: il futuro non è più quello di una volta. Cittadini, lavoro, imprese”, che si svolge presso la Villa Romanazzi Carducci dall’8 al 10 giugno 2011. All'apertura del convegno sono intervenuti anche il Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, l'assessore regionale alla Mobilità, Guglielmo Minervini, e il consulente dell’Assessorato Infrastrutture Strategiche e Mobilità della Regione, Stefano Ciurnelli.
Il consorzio ASSTRA, presentato da Panettoni , rappresenta, con oltre 200 aziende ripartite omogeneamente su tutto il territorio nazionale, il 95% del mercato del trasporto urbano, il 75% di quello extraurbano e il 100% del mercato ferroviario locale (esclusa Trenitalia). Circa 100.000 sono gli impiegati addetti, i quali producono all’anno 1,65 miliardi di kilometri e trasportano 15 milioni di passeggeri al giorno, con un fatturato di oltre 8 miliardi di €. “In questa regione - ha precisato D’Auria - sono 16 le aziende ASSTRA. 4 rappresentano la Mobilità del Ferro e sono Fal, Ferrovie del Gargano, Ferrotramviaria e Ferrovie del Sud Est. 12 invece sono le società che rappresentano la Mobilità su gomma, e costituiscono l’80% della realtà pugliese.
Inevitabile il richiamo al tema della crisi economica e ai tagli del Governo, che hanno determinato nel settore una forte restrizione delle risorse finanziarie. ”Finora il sistema di trasporto locale si è quasi esclusivamente autoalimentato di finanziamenti pubblici – ha spiegato Minervini - il taglio ai trasferimenti di fondi per il trasporto pubblico locale che il governo ha imposto a luglio non è stato del tutto risarcito. I saldi non quadrano, occorrerebbe una pressione congiunta per arrivare alla completa assegnazione delle risorse. Eppure La Puglia – continua Minervini - è una delle poche regioni italiane che quest'anno ha coraggiosamente scelto di non incrementare le tariffe né di tagliare i servizi perché non siano i cittadini a pagare le decurtazioni del governo”. Determinante sarà, dunque, il lavoro di razionalizzazione dei servizi, che la regione presenterà nei prossimi giorni, nell'ottica di ottimizzare l'offerta e nella speranza di non comprimere la domanda.
Minervini ha fotografato la situazione dei trasporti pubblici pugliesi, intravedendo, in particolare, “il tramonto del mito dell’automobile”, e dunque della mobilità privata, e auspicando invece l’avvento del bene comune della mobilità sostenibile.
Per ciò che concerne la mobilità sul ferro, la ferrovia pugliese raggiunge 149 ambiti urbani (su 258), e dunque tre milioni di cittadini possono utilizzare una stazione ferroviaria. Ci sono 5 società su ferro e 72 su gomma, riunite nel consorzio Cotrap. Lo scorso anno sono stati 72 milioni i passeggeri, circa 250mila ogni giorno, il 62% dei quali si è mosso su gomma e il 38% sul ferro. Tuttavia c'è ancora, per Minervini, uno scarto tra la domanda (che è sottostimata ma potenzialmente maggiore) e l'offerta. "Entro il prossimo anno - ha concluso Minervini - andranno in gara infrastrutture per il miglioramento della rete ferroviaria per 822 milioni di euro provenienti da fondi Fesr. Si tratta di velocizzare le linee delle Ferrovie del Gargano, di interrare della linea della Fal a Modugno, raddoppiare la Ruvo-Corato della Ferrotramviaria, elettrificare e ammodernare le linee delle Ferrovie del Sud Est nel Salento e nel sud barese. La Puglia ha colto il valore strategico del trasporto pubblico locale, investendo su questo bene comune".
Sul rapporto tra pubblico e privato nel trasporto pubblico locale, merita attenzione la dichiarazione di Vendola: “Oggi si alimenta una disputa ideologica sul rapporto tra pubblico e privato. Dobbiamo invece immaginare che il rapporto tra pubblico e privato venga declinato in maniera meno banale e volgare di quanto non accada oggi. Al pubblico compete orientare le scelte fondamentali della vita economica e sociale, al pubblico compete dire che ogni essere umano ha diritto alla mobilità. Al privato compete inserirsi dentro questa strategia globale, trovando gli spazi per poter investire, rischiare denaro, guadagnare e cumulare profitti. Non può essere il contrario come talvolta accade e cioè che il pubblico si piega pietosamente agli interessi del privato, che nella fattispecie è un privato oligopolistico, che mangia come un cannibale gli interessi di una grande platea di attori privati, quelli che più hanno rischiato il loro denaro. Il trasporto pubblico locale è un settore all’interno del quale più facilmente possono integrarsi queste due parole, pubblico e privato, che non sono affatto nemiche”.
Stefano Ciurnelli nel corso del suo intervento, invece, ha citato una serie di dati che forniscono interessanti spunti di riflessione sul settore del trasporto pubblico locale, nazionale e pugliese.
Secondo l’esperto, la struttura della domanda di trasporto, in Italia come in Puglia, è così formata: 1 cittadino su 4 usa un mezzo pubblico, mentre il rimanente 75% utilizza l’automobile.
I flussi del trasporto, inoltre, sono polarizzati. Dalle città si diramano, lungo varie direzioni, vari flussi di viaggiatori, determinando una struttura a mo’ di radice d’albero. Dal fusto (le città più popolose, come Bari) si diramano le radici più grosse (i flussi maggiori), radici che diventano, man mano che ci si allontana, più piccole e sottili. Unica eccezione, in Puglia, il triangolo formato da Altamura, Gravina di Puglia e Matera.
Una problematica costante del TPL rimane, infine, l’integrazione con la polarità ferroviaria. Il modo più sostenibile per viaggiare rimane, per Ciurnelli, l’utilizzo del treno e dell’autobus o, ancora meglio, di ambedue i mezzi. Quando, però, sia necessario utilizzare l’automobile, una città dovrebbe fornire il servizio del Park and Ride, con biglietto gratuito o integrato con quello del treno. Secondo Ciurnelli è insensato, infatti, dover raggiungere in auto le stazioni ferroviarie, poiché l’ubicazione centrale delle stesse ne fa dei poli attrattori di traffico.