Rifiuti, scontro nel CdM. "La mancata approvazione del decreto lascia la Campania a se stessa"
Scontro nel Consiglio dei Ministri del 14 giugno sul tema rifiuti. La Lega dice no al decreto sull'immondizia campana e all'equiparazione dei rifiuti solidi urbani ai rifiuti speciali per agevolarne il trasferimento nelle altre regioni. Senza un nuovo provvedimento la Campania rischia di ripiombare nella crisi. Rassegna stampa
15 June, 2011
La Lega si mette di traverso durante il vertice sui rifiuti: No all'immondizia campana e all'equiparazione dei rifiuti solidi urbani ai rifiuti speciali. Cosa che agevolerebbe il trasferimento nelle altre regioni. Senza un nuovo provvedimento la Campania rischia di ripiombare nella crisi
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Lungo vertice nella tarda serata di ieri a Palazzo Chigi, per un approfondimento sulla questione rifiuti. Una riunione urgente convocata dopo il no della Lega al decreto rifiuti, che consentiva il trasporto dell'immondizia in altre regioni. Provvedimento senza il quale la Campania rischia di precipitare in una nuova, drammatica emergenza.
All'incontro hanno partecipato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli, e il governatore della Campania Stefano Caldoro. Nel corso della riunione è stato avviato l'esame del decreto, che doveva proseguire domani, giovedì, in Consiglio dei ministri. Ma non sarà così, perché nell'ordine del giorno della riunione dell'esecutivo è scomparsa la questione rifiuti.
Che la situazione sia allarmante lo dimostrano le dichiarazioni del consigliere regionale del Nuovo Psi Gennaro Salvatore, braccio destro di Caldoro e di fatto suo portavoce: «La mancata approvazione del decreto da parte del governo lascia la Campania a se stessa, costringendola a convivere ancora con l’onta dei rifiuti», polemizza Salvatore. «Ci aspettiamo che dinanzi a questo nuovo, pesante ostacolo posto dai ministri della Lega Nord, gli oltre cinquanta parlamentari campani non restino silenti».
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Al centro dello scontro l'impianto del provvedimento. La Lega avrebbe infatti criticato la scelta predisposta nel documento in quanto «la trasformazione formale dei rifiuti solidi urbani in rifiuti speciali, oltre a consentirne il trasferimento senza il via libera delle Regioni, comporta un costo ulteriore per i cittadini ed indirettamente per lo Stato». In particolare, il ministro Calderoli avrebbe espresso la totale «contrarietà» all'ipotesi, chiedendo di poter vedere «la relazione tecnica» per verificarne la copertura finanziaria.
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Duro scontro nel Consiglio dei ministri di martedì 14 giugno tra gli esponenti della Lega Nord e gli altri rappresentanti del governo sulla questione dei rifiuti in Campania.
Proprio quando il Consiglio si accingeva a varare un provvedimento per permettere il trasferimento dei rifiuti solidi urbani della Regione in altri siti, il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli ha chiesto chiarimenti sul tipo di intervento previsto e ha dichiarato la completa contrarietà alla soluzione prospettata.
Secondo gli esponenti del Carroccio, il provvedimento «avrebbe assimilato i rifiuti semplici a quelli speciali», consentendo il conferimento dei rifiuti attraverso accordi con società private e, di conseguenza, senza l'autorizzazione delle Regioni che li avrebbero ospitati.