Il Punto sui rifiuti – A Napoli roghi e proteste. Sodano, comprensione per Acerra e Caivano, ma chiede collaborazione
Città e provincia ancora sommerse dall’immondizia. Proteste a Caivano e ad Acerra dopo l'ordinanza di Cesaro che ha imposto l'apertura di tre discariche. Sodano martedì incontra associazioni e comitati per valutare le proposte della cittadinanza finalizzate all’uscita definitiva dalla crisi
19 June, 2011
Napoli nuovamente in preda all'emergenza rifiuti, sotto il caldo che aumenta. Una cinquantina solo nel weekend gli interventi dei vigili del fuoco per spegnere roghi di immondizia. Roghi al Corso Umberto, dove sono stati incendiati quattro cumuli di rifiuti, in Piazza Nicola Amore, ed in via Duomo. In provincia altri tre interventi nell'area di Giugliano, che resta la zona più calda, ad Afragola ed a Mugnano.
La situazione in città è pesante sopratutto nella zona dei Quartieri spagnoli, in via Toledo e strade limitrofe, ed alla periferia occidentale, da Fuorigrotta a Pianura.
L'Asia ha annunciato una raccolta straordinaria h24 per rispettare l'impegno del sindaco Luigi De Magistris a ripulire la città entro cinque giorni, cioè entro martedì. Ma a complicare la situazione c'è il malessere dei dipendenti della 'Lavajet', la ditta assegnataria dell'appalto nella zona centro, che avrebbero conferito meno compattatori del previsto. I rifiuti raccolti dalle strade vengono destinati al termovalorizzatore di Acerra, l'unico della Campania, ed ai tre siti di trasferenza aperti con un'ordinanza del presidente della Provincia Luigi Cesaro. Due ad Acerra, ed uno a Caivano.
Discariche. I decreti sono stati firmati, si legge in una nota, dopo aver ricevuto i pareri favorevoli di Arpac e Asl competenti. Una delle aree di trasferimento sarà ad Acerra, in località Pantano, della società Italia Ambiente. In questa verrà trasferito materiale umido e giacenze presso gli Stir di Giugliano e Tufino, per 7mila tonnellate complessive, in modo da "consentire uno svuotamento degli impianti e la loro operatività". Sempre ad Acerra, in località Pantano, alla piazzola numero 2, sarà trasferita la frazione secca con codice 'Cer 191212' in giacenza presso gli impianti Stir di Giugliano e Tufino per oltre 10mila tonnellate. Infine l'apertura di un'area di trasferimento a Caivano, località Pascarola, di proprietà della società Ambiente Ecologia Caivano, dove andranno i rifiuti solidi urbani per 4mila tonnellate.La scelta delle due discariche individuate dal presidente della Provincia hanno però immediatamente generato la protesta degli abitanti. Ieri gruppi di cittadini a Caivano hanno cercato di bloccare l'arrivo dei primi camion. Il sindaco di Acerra Tommaso Esposito ha annunciato un presidio davanti alla sede della Provincia insieme ai consiglieri comunali per il ritiro dell'ordinanza ed ha chiesto un incontro a Cesaro.
Soluzioni. Il vicesindaco ed assessore all'ambiente del Comune di Napoli, Tommaso Sodano, ha espresso solidarietà alla popolazione di Caivano ed Acerra «per il mancato rispetto degli accordi sottoscritti negli anni passati» ed ha ricordato che un sito di trasferenza è stato attivato anche a Napoli «nello spirito di una comune collaborazione di tutti i territori coinvolti». «Per Napoli - afferma Sodano - ci vorranno ancora alcuni giorni a causa delle criticità del sistema impiantistico e dei ritardi accumulati negli anni da tutte le istituzioni». Il vicesindaco sollecita il governo ad approvare il decreto «per consentire il trasferimento dei rifiuti fuori Regione» e annuncia per martedì un incontro a palazzo San Giacomo aperto a tutti i comitati, le associazioni, le reti e a quanti, in particolare le rappresentanze di Acerra, Caivano e dei paesi Vesuviani che «vorranno dare un contributo per l’elaborazione del piano per l’uscita definitiva dall’emergenza rifiuti».