Firenze: l'inizio della rivincita per migliaia di ciclisti
La giunta Renzi, su proposta del vicesindaco Dario Nardella, ha approvato l’atto di indirizzo che dà incarico agli uffici comunali di rivedere il vecchio progetto sul Bike-sharing (varato dalla precedente giunta nel febbraio 2009 e mai operativo), rivisitandolo alla luce delle recenti pedonalizzazioni nel centro storico. Ancora molte le criticità per i ciclisti
22 June, 2011
Via libera al nuovo progetto di bike sharing, il sistema di noleggio delle biciclette attivo con successo in molte città europee, che promuove l’uso della bici e lo connette ai mezzi pubblici e ai parcheggi.
La giunta, su proposta del vicesindaco Dario Nardella, ha approvato l’atto di indirizzo che dà incarico agli uffici comunali di rivedere il vecchio progetto (varato dalla precedente giunta nel febbraio 2009 e mai operativo) con alcune significative novità. La nuova proposta infatti dovrà tenere conto delle recenti pedonalizzazioni nel centro storico (l’area Duomo ed ora le zone di via Tornabuoni e piazza Pitti); dovrà privilegiare il ricorso al finanziamento con capitale privato; dovrà adeguarsi alle modifiche del Piano generale degli impianti pubblicitari in vigore dalla fine di maggio, che prevede specifiche disposizioni per il bike sharing e precisa il contingente pubblicitario riservato al progetto.
“Il bike sharing è un sistema efficace e sostenibile – ha affermato il vicesindaco Nardella – che con un abbonamento mensile, settimanale o giornaliero permette di usare la bici per gli spostamenti in città solo per il tempo che serve: il mezzo si prende e si lascia nei punti di distribuzione, disseminati nella città e vicini alle fermate dei mezzi pubblici e ai parcheggi, senza preoccuparsi di manutenzione, pulizia e assistenza”.
Il vecchio progetto, che sarà in parte ripreso, prevedeva un sistema in abbonamento con 50 punti di distribuzione in città e circa 750 bici a disposizione.
Un paradiso per le biciclette, almeno sulla carta. Nella pratica però c´è ancora molto da fare. Ci sono poche rastrelliere, le piste ciclabili sono quasi inesistenti, i percorsi dedicati ancora un sogno, in compenso ci sono eserciti di turisti da dribblare. Eppure l'allargamento della free zone segna l´inizio della rivincita per migliaia di ciclisti. La scelta di privilegiare i mezzi puliti rispetto ai motori è stato un atto di coraggio che le migliaia di ciclisti fiorentini apprezzeranno. E´ dedicato a loro lo speciale BiciFirenze che da oggi sarà visibile nel sito firenze.repubblica.it.
Rispunta il Bike-sharing e per i turisti c'è BiciFirenze - da Repubblica del 22.06.2011