Rifiuti campani: la Puglia ribadisce la necessità del nulla osta regionale
L’effetto della sentenza del Consiglio di Stato potrebbe autorizzare la Campania allo smaltimento dei propri rifiuti senza "nulla osta" delle regioni. La Puglia ribadisce la necessità di un accordo bilaterale per difendersi dall'ingresso dell'intera eccedenza dei rifiuti di Napoli. Si stimano 180.000 tonnellate fino alla data di appello (6 dicembre 2011)
20 July, 2011
Svolta martedì 19 luglio presso la Sala Finocchiaro del Consiglio Regionale l’incontro tra i tecnici dell’assessorato alla qualità dell’ambiente ed i Sindacati. Tema: le recenti problematiche inerenti la crisi dei rifiuti in Campania e le ripercussioni che potrebbero coinvolgere il territorio della Puglia.
In particolare, il Consiglio di stato con la sentenza del 18 luglio 2011, è intervenuto sul contenzioso avviato dalla regione Puglia nei confronti di Italcave per l’accoglimento dei rifiuti urbani dalla Campania, con esito contrario alla Regione.
Il Consiglio di Stato, nei fatti, ha sospeso la decisione del Tar del Lazio, che aveva bloccato i trasferimenti dei rifiuti della Campania fuori dalla regione. L’udienza per la trattazione del merito dell’appello è fissata al 6 dicembre 2011 (leggi qui l'articolo del 19 luglio)
L’effetto di tale sentenza potrebbe autorizzare la Campania allo smaltimento dei propri rifiuti senza nulla osta delle regioni. E dunque, considerate la richiesta di nulla osta relativa al conferimento di 1800 ton/giorno, la Regione Puglia rischia di dover accogliere fino al 6 dicembre, 180.000 tonnellate in tutto.
Negli ultimi tre anni in Puglia sono state conferite 110.000 tonnellate. 61.000 solo negli ultimi 6 mesi, di cui fino a gennaio 2011, nell'ambito del protocollo d'Intesa tra Puglia e Campania [Operazione Solidarietà Campania, ndr], 1131 tonnellate.
Al di fuori del protocollo, invece, tra gennaio e aprile, sono state conferite 60.000 tonnellate, divenute poi, oggetto del contendere tra Regione Puglia e Italcave di fronte al Tar Lazio.
"Destano preoccupazioni - ha affermtato la regione Puglia - in tal senso, le dichiarazioni del Governo che, sempre per effetto della sospensiva concessa dal Consiglio di Stato, il decreto legge, in votazione alla camera, potrebbe subire modifiche e/o emendamenti in grado di rendere la Puglia la principale destinataria dei rifiuti campani".
In conclusione i presenti, pur ribadendo l’esigenza di mantenere un profilo di solidarietà nei confronti della Regione Campania, per la risoluzione della atavica crisi nella gestione dei rifiuti urbani, hanno condiviso l’esigenza di mantenere vivo l’obbligo di acquisire il nulla osta da parte delle Regioni sede degli impianti di smaltimento finale dei rifiuti, così come previsto nel decreto legge n. 94 del 1 luglio 2011, oggi in votazione alla Camera.