Napoli. CleaNap e Friarielli ribelli: dalla rete in strada per “fare piazza pulita”
Viale Augusto, Santa Maria la Nova, piazza Maradona: alcuni dei luoghi di Napoli ripuliti da gruppi di cittadini armati di scopa, palette e sacchi, ma anche zappe e rastrelli. Tra gli animatori delle iniziative il gruppo “CleaNap” e i guerrilla gardeners “Friarielli ribelli”
25 July, 2011
Qualche settimana fa Adriano Sofri aveva auspicato dalle pagine di Repubblica l'arrivo a Napoli degli “angeli della monnezza”: una mobilitazione volontaria per pulire Napoli dai rifiuti così come avvenne a Firenze dopo l’alluvione del ’66. C'è chi aveva risposto “gli angeli della monnezza ci sono già” e la metamorfosi di alcune piazze della città sembra confermare l'ipotesi.
Non si tratta di angeli della monnezza caduti ma di “cittadini stanchi di questa schifezza” (come recita un loro striscione). Sono cittadini partenopei che volontariamente ripuliscono le piazze di Napoli e rimettono a nuovo il verde cittadino e i principali luoghi di ritrovo della città armati di sacchetti dell’immondizia, attrezzi da giardino, guanti, scope e piantine. In certi casi sono persone che non si conoscono ma grazie alla rete si ritrovano in punto della città per un'azione di pulizia.
Un esempio sono il gruppo di guerrilla gardening Friarielli ribelli. “I Friarielli Ribelli – si legge nella loro descrizione sul sito - hanno deciso di combattere la loro battaglia per salvare le aree verdi della nostra città dal degrado e dall’incuria, intervenendo in prima persona per ripulirle e piantare alberi, piante e fiori. Le uniche armi ammesse nei nostri “attacchi” sono zappe, vanghe, pale, rastrelli e braccia volenterose. Il nostro obiettivo è quello di coinvolgere la popolazione dei quartieri interessati dalle iniziative sia durante che dopo l’attacco”. L'ultimo “attacco” del gruppo lo scorso venerdì 22 luglio in viale Augusto.
Quello del 22 luglio è solo l'ultimo in una serie di appuntamento In precedenza altre azioni si sono svolte a Santa Maria la Nova, piazza Maradona: centinaia di giovani e non hanno dato nuova vita alle aree restituendo quel decoro cittadino che mancava da anni coinvolgendo anche i cittadini ignari dell’iniziativa. Tra gli animatori degli appuntamenti anche CleaNap: una crasi tra il verbo To Clean e NAP(oli) che dà il nome ad un gruppo di cittadini che “armati di scopa, paletta, detersivo, buste e, ovviamente, di buone intenzioni” si incontrano per “Fare piazza pulita”.
Oltre al ripristino della pulizia e del decoro del capoluogo campano, i giovani di CleanNap pensano anche alle strategie per alleggerire la situazione in città, partendo dai rifiuti organici. Un esempio, le compostiere roteanti autoprodotte: grossi bidoni in cui i rifiuti organici vengono digeriti da batteri per diventare fertilizzante. “Grazie alla rotazione dei rifiuti umidi e al loro mescolamento con carta secca e strati di terreno vivo – spiegano gli ideatori al sito FanPage.it – si può ridurre la produzione di percolato e creare compost altamente fertilizzante in minor tempo”. Costo zero, materiali riciclati dalle isole ecologiche e assemblati. Due modelli, uno derivato da uno scaldabagno di 80 litri, che può andare bene per dieci nuclei familiari, e la piccola “berlina di casa CleaNap” che può servire due o tre nuclei familiari.
Napoli, nuovo attacco ''pulitivo'': cittadini in azione in viale Augusto - Video da Repubblica Napoli.it del 23.07.2011