Gli scenari Arpa al tavolo regionale per la qualità dell'aria
Si è riunito il Tavolo regionale permanente per la qualità dell'aria. Nel corso dell’incontro Arpa Piemonte ha fornito aggiornamenti sulle diverse tipologie di scenari che intende avviare: "tendenziali", "esplorativi", "di sintesi". Il comunicato stampa della Regione Piemonte del 26.07.2011
26 July, 2011
Si è riunito martedì 26 luglio presso l’assessorato all’Ambiente, il Tavolo regionale permanente per la Qualità dell’aria, i cui lavori sono stati coordinati dall’assessore Roberto Ravello.
Diversi i punti all’ordine del giorno dell’incontro, a cui hanno preso parte anche gli assessori e i tecnici delle 8 Province e di Arpa Piemonte: presentazione delle analisi di scenario; illustrazione della zonizzazione del territorio piemontese e ridimensionamento e adeguamento della rete regionale di rilevamento.
Il tavolo sulla qualità dell’aria dello scorso febbraio, occasione in cui si è deciso di farne uno strumento di consultazione permanente, si era concluso con l’impegno della Regione di affidare ad Arpa la progettazione di analisi di scenario, per poter valutare preventivamente in modo scientifico ed obiettivo gli effetti dei singoli provvedimenti che si intende adottare ex ante, ribaltando l’impostazione fino ad oggi seguita, spesso legata alla logica dell’emergenza. Nel corso dell’incontro Arpa Piemonte ha quindi fornito aggiornamenti sulle diverse tipologie di scenari che si intende avviare:
tendenziali: scenari realistici, proiettati al 2015 e 2020, che tengono conto delle evoluzioni tecnologiche e comportamentali, nonché delle misure di intervento definite ai vari livelli (comunitario, nazionale, regionale)
esplorativi: scenari ipotetici, che possono comprendere da una parte la verifica di eventuali correttivi rispetto alle misure già pianificate, dall’altra potenziali misure di riduzione delle emissioni relative ad un determinato comparto.
di sintesi: combinazione dei due approcci precedenti, in cui azioni specifiche di riduzione delle emissioni non sono riferite all’anno in corso ma proiettate su scenari tendenziali.
La proposta di zonizzazione elaborata dalla Regione Piemonte, unica proposta regionale approvata dal Ministero dell’Ambiente, prevede invece la suddivisione in 4 porzioni del territorio regionale: l’agglomerato (passato da 12 a 32 Comuni), la pianura, la collina e la montagna.
Tale classificazioni, fatta sulla base dei dati rilevati negli ultimi anni rispetto agli usi del territorio, la densità abitativa, densità emissiva e qualità dell’aria, non solo permetterà di ottenere una valutazione anno per anno della qualità dell'aria, individuando in maniera più dettagliata le aree di superamento dei livelli minimi di emissioni, i fattori che condizionano i superamenti e le sorgenti su cui agire, ma consentirà anche di ridimensionare, in termini di apparecchiature e quindi anche di costi di manutenzione, l’intera rete di rilevamento regionale che da 66 stazioni di rilevamento fisse passerà a 42 colonnine fisse.
Gli ultimi dati Arpa, raccolti nella relazione dell’Ambiente 2011, parlano chiaro: mentre per il Biossido di zolfo, il Monossido di carbonio, il Benzene e i Metalli la situazione appare più normalizzata rispetto agli anni passati, e il rispetto dei limiti risulta garantito su tutto il territorio regionale, per le polveri sottili (PM10), il Biossido di azoto e l’Ozono, i limiti stabiliti dalla normativa europea sono superati con modalità e frequenze ancora preoccupanti in vaste zone del nostro territorio.
La situazione dei valori rilevati per il PM10 risulta superiore ai limiti imposti: a fronte di un numero di 35 superamenti consentiti nell’arco dell’anno, si registrano da 38 (Druento – La Mandria) a 131 (Torino - Grassi) superamenti nelle zone di piano e anche fino a 45 superamenti nelle zone di mantenimento. In ogni caso la situazione della qualità dell’aria in Piemonte, ha avuto negli ultimi anni, importanti segni di miglioramento: si è ridimensionata l’area in cui permane la situazione di superamento della media annua, ma resta purtroppo molto estesa l’area in cui si verificano più di 35 superamenti/anno della media giornaliera, anche se sono diminuiti sensibilmente i giorni di superamento.
“Alla soddisfazione per il lavoro svolto da Arpa Piemonte, su cui sono riposte molte aspettative - ha dichiarato l’assessore Roberto Ravello - aggiungo un particolare orgoglio per il lavoro svolto dalla Direzione Ambiente della regione Piemonte che ha portato all'approvazione da parte del Ministero dell’Ambiente della nostra proposta di zonizzazione, unica a livello nazionale per metodi e strumenti all’avanguardia. È essenziale, per ogni amministrazione pubblica che intenda risolvere una qualche criticità del proprio territorio, conoscerne caratteristiche e cause. Le analisi di scenario rappresentano una rivoluzione nell'impostazione metodologica ed anche un ribaltamento culturale nell'approccio dell'amministrare e consentiranno di passare da un modello di rilevamento dati, ad un modello previsionale in grado di simulare scientificamente ex ante effetti ed azioni che si intendono adottare ed eventualmente ricalibrare azioni già messe in atto. Dall’ultima convocazione del tavolo molto è stato fatto - conclude Ravello - con delibera di Giunta regionale si è provveduto alla definizione dei criteri per il rinnovo del parco mezzi pubblici piemontesi, che porterà alla sostituzione dei vecchi bus euro zero ed euro 1 con mezzi più nuovi e meno inquinanti; non meno importante la proposta di eliminare dal prossimo settembre il bollino blu per i veicoli Euro 3, 4 e 5”.