Smaltimento rifiuti, moroso il 90% dei Comuni laziali
Solo l'intervento della Regione Lazio ha scongiurato, almeno per il momento, uno sciopero delle discariche e delle aziende di raccolta e smaltimento della spazzatura. La Pisana si è impegnata a pagare, entro il 30 giugno prossimo, il 60% dei debiti contratti dalle amministrazioni comunali
20 January, 2009
Oltre il 90% dei Comuni del Lazio è moroso nei confronti delle aziende di smaltimento e trattamento dei rifiuti. La denuncia arriva da Federlazio, l'associazione delle piccole e medie imprese della regione, che minaccia una sospensione del servizio se la situazione di insolvenza non troverà una rapida soluzione. Un primo sciopero, in programma per martedì 20 gennaio, è stato scongiurato grazie all'intervento della Regione, che si è impegnata a trasferire agli enti locali risorse tali da coprire il 30% dei propri debiti nei confronti delle aziende creditrici entro il 28 febbraio prossimo. Sempre grazie al contributo della Pisana, i Comuni sconteranno un ulteriore 30% di debito entro il 30 giugno 2009. La copertura del restante 40% sarà poi discussa in un successivo accordo tra Regione e Federlazio.
Tra gli enti locali morosi, spiccano, per entità ed “età” del debito contratto, i Comuni di Roma, Pomezia, Nettuno, Mentana e Fontenuova, Rieti, Monterotondo, Palombara, Ardea, Latina, Tivoli, Ariccia, Fiumicino, Ciampino. L'accordo raggiunto in extremis ha scongiurato, tra l'altro, la serrata di molte discariche (Malagrotta, Guidonia, Albano, Civitavecchia, Viterbo e Rieti, Latina, Frosinone), che interessano tutte le province del Lazio e oltre il 90% dei comuni della regione. Ma, pur avendo raggiunto il compromesso con le istituzioni regionali, Federlazio non intende, per il momento, archiviare definitivamente lo stato di agitazione. Un nuovo incontro in Regione è già programmato per il 23 gennaio, allo scopo di valutare gli sviluppi dell'accordo appena raggiunto. Se gli impegni non dovessero essere mantenuti, le discariche e le aziende creditrici entreranno in sciopero il prossimo 3 febbraio.