In Olanda i rifiuti di Napoli. A settembre i primi viaggi via mare
Sarà l'Olanda il primo Paese straniero ad accogliere la spazzatura proveniente da Napoli e provincia. I trasferimenti via nave partiranno a settembre e dureranno due anni, consentendo di smaltire 250mila tonnellate di rifiuti. Il costo complessivo dell'operazione si aggira sui 27 milioni di euro
22 August, 2011
Il toto-Paese è finito: sarà l'Olanda il primo stato straniero ad accogliere i rifiuti di Napoli e provincia. L'Asia, la municipalizzata che gestisce la raccolta dei rifiuti partenopei, ha infatti sottoscritto due intese preliminari con il Paese dei tulipani, che presto saranno trasformate in veri e propri contratti. Il primo accordo è stato siglato con una società che svolge il servizio di smaltimento dei rifiuti per diverse municipalità olandesi, e prevede l'invio via mare di 48mila tonnellate a partire dal prossimo mese di settembre e fino a marzo 2012. Il secondo accordo, invece, è stato sottoscritto con il consorzio costituito dalle società pubbliche di diverse città olandesi, e riguarda circa 200mila tonnellate di spazzatura da trasferire nell'arco di 24 mesi. Grazie alla doppia intesa, dunque, le partenze delle navi verso l'Olanda prenderanno il via dal mese di settembre e continueranno per circa due anni, permettendo di smaltire complessivamente 250mila tonnellate di immondizia accumulate in Provincia di Napoli.
La decisione di trasferire i rifiuti all'estero rappresenta, per l'amministrazione comunale, una soluzione estrema di carattere temporaneo. «È solo una misura transitoria che ci consentirà di prendere respiro e far partire al meglio la raccolta differenziata», ha spiegato Tommaso Sodano, vicesindaco di Napoli con delega ai rifiuti. A gestire operativamente i viaggi delle navi sarà un consorzio paritetico tra Asia e Sapna, la società della Provincia di Napoli che si occupa del ciclo rifiuti. Sarà proprio questo consorzio, infatti, a concludere le trattative con la società pubblica estera, a ottenere le necessarie autorizzazioni e a stipulare il contratto per il conferimento dei rifiuti negli impianti esteri che saranno individuati.
L’operazione “olandese” costerà complessivamente circa 27 milioni di euro, pari a quasi 109 euro per ciascuna tonnellata di rifiuti smaltiti. Il costo, dunque, è superiore di circa 20 euro a tonnellata rispetto a quanto si sarebbe speso bruciando la spazzatura campana negli inceneritori delle regioni del nord Italia, che però, ad eccezione di Liguria, Emilia e Toscana, non hanno mai concesso il necessario via libera.