Palermo, le polveri sottili sforano ancora. Stretta dei controlli sulle targhe alterne
Il Comune di Palermo stringe i controlli sulle targhe alterne, in risposta ai nuovi sforamenti delle polveri sottili registrati nel mese di agosto. Fra i cittadini però, molti preferirebbero che la lotta all’inquinamento si combattesse lasciando stare le targhe e potenziando i mezzi pubblici carenti
23 August, 2011
Federico Vozza
A Palermo la circolazione a targhe alterne è ormai in vigore da anni – a fasi, anche queste “alterne” -, ma arriva in questi giorni un’ulteriore stretta nei controlli: dopo gli ultimi – e ripetuti - sforamenti delle polveri sottili, l’assessore all’Ambiente del Comune di Palermo Michele Pergolizzi ha convocato una riunione per discutere una soluzione al problema dell’inquinamento atmosferico nel capoluogo siciliano.
Al vertice hanno partecipato l'assessore al Traffico Aristide Tamajo e alcuni tecnici dei servizi Ambiente ed ecologia, Traffico, Protezione civile, oltre a rappresentanti della polizia municipale, dell'Amia e dell'Amat. Confrontando i dati sugli sforamenti registrati negli ultimi tre anni nel periodo gennaio/agosto, è emersa nel complesso una significativa diminuzione, dai 45 superamenti avvenuti nel 2009 ai 38 del 2010, fino ai 27 di quest'anno.
Per quanto riguarda l'ozono, si è accertato che “allo stato attuale si resta all'interno dei limiti del "livello 1", e che pertanto va applicata, com'è stato già fatto, la normativa sull'obbligo di informazione alla cittadinanza circa la necessità di evitare l'esposizione al sole durante le ore di maggiore irradiazione”.
L’ esame dei dati ha inoltre rilevato il superamento dei livelli consentiti di Pm10 nelle giornate del 9 e del 19 agosto, probabilmente a causa delle condizioni di stabilità atmosferica che hanno favorito l'accumulo delle polveri sugli strati più bassi.
Per evitare di cadere nuovamente nel superamento dei limiti di legge, l’Assessore ha deciso dunque un rafforzamento dei controlli sul rispetto dell’ordinanza sulle targhe alterne, ordinanza che – pare a causa della mancanza di personale e dei pochi cartelli di segnalazione – viene spesso ignorata dalla cittadinanza.
Una decisione che, prevedibilmente, si porta dietro una scia di commenti misti: c’è chi applaude l’Assessore e chi ricorda che le targhe alterne possono essere applicate soltanto ad interim e che il problema dell’inquinamento si risolverebbe molto meglio potenziando i mezzi pubblici, il cui servizio è giudicato da parecchi cittadini di livello decisamente scadente.