Premio all'Innovazione Amica dell'Ambiente: al via il bando 2011
Riapre i battenti il bando promosso da Legambiente e Confindustria, che premia le migliori innovazioni delle imprese in campo ambientale. Tema dell'edizione 2011 “Sostenibilità oggi”, città verdi, reti intelligenti e risorse rinnovabili
31 August, 2011
Il Premio all'Innovazione Amica dell'Ambiente riapre i battenti anche quest’anno con la pubblicazione del bando di iscrizione. Al centro di questa edizione, intitolata “Sostenibilità oggi”, ci sono le città verdi, le reti intelligenti e le risorse rinnovabili. La recente recessione ha prodotto povertà e sofferenze, ma anche nella crisi abbiamo assistito alla nascita e allo sviluppo di nuove imprese, nuove tecnologie, materiali, organizzazioni, sistemi. Ma la rivoluzione della sostenibilità non riguarda solo l'energia: una nuova civiltà agricola e industriale sta, infatti, sostituendo strutture e reti obsolete. Le città si stanno evolvendo in villaggi urbani interconnessi dove si vive, ci si muove, si abita, ci si nutre e si comunica in modo sempre più indipendente dal petrolio e dove è migliore la qualità della vita.
Il Premio è rivolto non solo al mondo delle imprese che guarda all’innovazione e alle amministrazioni pubbliche, ma anche ai centri di ricerca, ai liberi professionisti e alle associazioni di cittadini che producono beni o erogano servizi. Anche quest’anno, quindi, riflettori puntati sulle eco-innovazioni di prodotto, di processo e di sistema che partano dalla ricerca di modelli di sviluppo in grado di preservare il capitale naturale, dalla cura e valorizzazione dei territori italiani, nel rispetto della legalità e con il coinvolgimento e la collaborazione di tutti gli interlocutori.
“Si afferma, anche nelle difficoltà dell'oggi, ciò che appare duraturo e sostenibile per il domani. – ha detto Andrea Poggio, vice direttore nazionale di Legambiente -. È la prima volta nella storia economica e sociale dell'Italia e dell'Europa che supera la crisi solo chi ha fatto la pace con l'ambiente e la società: energie e risorse rinnovabili e diffuse, mobilità senza petrolio, agricoltura di qualità e cura del territorio, le città capaci di coniugare identità e convivenza. Insomma la sostenibilità ambientale e sociale sono, adesso, anche condizione necessaria alla sostenibilità economica. Queste le innovazioni che ci porteremo dietro per il secolo.”
“L’impegno di numerose imprese nelle politiche di sostenibilità ambientale - ha affermato Aldo Fumagalli Romario, presidente della Commissione Sviluppo Sostenibile di Confindustria – offre l’opportunità di coniugare crescita e innovazione tecnologica. Il Premio promosso da Confindustria e Legambiente vuole valorizzare le best practices aziendali in campo ambientale, evidenziando i migliori risultati da esse raggiunti, in modo che siano, per tutte le altre realtà imprenditoriali, uno stimolo ad investire nella cultura dell'innovazione per lo sviluppo sostenibile. Favorire l’efficienza energetica, un migliore utilizzo delle risorse e l’eco-innovazione non solo è possibile, ma è anche un’importante occasione per aumentare la competitività delle imprese e individuare nuove possibilità di crescita”.
Questi i temi dell’edizione 2011:
Energie
L'obiettivo principale di una società resta uscire dal petrolio e scegliere una politica energetica sostenibile, basata sull’efficienza, sulle fonti rinnovabili e sull’innovazione tecnologica, Questa sezione del bando si rivolge quindi ai prodotti e servizi per il risparmio e l'efficienza energetica; alle tecnologie, ai processi e ai servizi per la generazione, la distribuzione o l'acquisto di energia da fonti rinnovabili. Una particolare attenzione viene posta ai progetti finalizzati alla costruzione di reti intelligenti basate su soluzioni capaci di far dialogare i soggetti integrati nella rete, nonché a servizi e tecnologie per la gestione dei flussi di informazione.
Agricoltura
Oggi l’agricoltura rappresenta un fattore fondamentale di modernizzazione e innovazione, sia sul fronte della lotta ai cambiamenti climatici che nell’arrestare il consumo di suolo. La nuova agricoltura integrerà ruoli e reddito da alimenti, innovazioni capaci di integrare biomateriali, bioenergie, valorizzazione territoriale e identità, accoglienza e socialità. Questa sezione del bando si rivolge quindi alle realtà che hanno investito nel trasferimento di conoscenze, tutela e innovazione dei prodotti tipici, nella tutela del territorio e del suolo agricolo e forestale, nell’efficienza nell'uso delle bioenergie e biomateriali in un contesto di filiera territoriale e, infine, sviluppo di una rete di diagnostica avanzata per la qualità, la tracciabilità, la sicurezza alimentare. Particolare attenzione viene posta a progetti di agricoltura periurbana e urbana, integrati nei quartieri.
Mobilità
La Commissione Europea pone come obiettivo strategico del settore trasporti, entro il 2050, la riduzione delle emissioni di almeno il 60% rispetto ai livelli del 1992. La grande sfida sta nell'interrompere la dipendenza del sistema dei trasporti dal petrolio e nell'individuare nuovi modelli di mobilità e nuovi servizi adeguati ai diversi contesti territoriali. Il bando, in questo caso, valuta le innovazioni che hanno generato:
• attivazione o miglioramento della multimodalità nei sistemi di trasporto pubblico locale, nonché la flessibilità e l'integrazione con altri servizi di mobilità, in particolare individuando soluzioni per ridurre l'”ultimo miglio” e organizzare il ricorso a servizi di mobilità collettiva o condivisa
• miglioramento della logistica delle merci
• sensibilizzazione da parte di aziende o amministrazioni pubbliche di clienti, fornitori e dipendenti indirizzandoli verso modelli di mobilità sostenibile
• miglioramento delle “prestazioni” delle infrastrutture di mobilità a servizio dei cittadini mediante soluzioni basate sulle tecnologie dell’infomobilità, integrate con tecnologie spaziali/satellitari
• ampliamento dell'offerta sul mercato di tecnologie, mezzi, componenti e prodotti a basso impatto ambientale
Abitare
Dalla casa all'ecoquartiere. La sfida della sostenibilità si vince nelle nostre città e nei nostri paesi. Nelle città del prossimo futuro non basterà più costruire edifici a emissioni zero, ma sarà sempre più necessario agire su “porzioni di città” per avere economie di scala e per fare da volano al resto del territorio. È dai quartieri che può partire la rigenerazione urbana come indirizzo per riportare qualità e identità nelle nostre città e nei nostri territori, creando comunità, servizi di prossimità e sostenibilità. Quest’ultima sezione del bando valuta le realizzazioni che hanno puntato su:
• riqualificazione e recupero di aree dismesse o degradate,
• raccolta e riciclo di acque e rifiuti, efficienza e utilizzo di fonti di energia rinnovabile: i servizi urbani di caseggiato e di quartiere.
• impiego di tecnologie nella gestione degli edifici e di quartiere (istruzioni, manutenzione, corretto utilizzo impianti, gestione energetica)
• minor consumo di risorse sia rinnovabili che non rinnovabili anche attraverso servizi di prossimità e impiego di materiali a ridotto impatto in tutte le fasi del ciclo di vita.
“La green economy sta diventando una realtà sempre più radicata nel nostro Paese e sono sempre più numerose le imprese che hanno fatto della sostenibilità un marchio di garanzia ed efficienza – commenta Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente –. L’innovazione passa innanzitutto attraverso scelte politiche o di mercato virtuose e coraggiose di chi pensa davvero che la rivoluzione ambientale sia diventata conveniente da un punto di vista economico e sociale. Fonti rinnovabili ed efficienza energetica sono infatti la chiave di volta per una politica energetica sostenibile, in grado di ridurre la dipendenza dalle fonti fossili e, di conseguenza, le emissioni di gas serra. Ma lo sono anche agricoltura e mobilità che rappresentano un fattore fondamentale di modernizzazione, sia sul fronte della lotta ai cambiamenti climatici che nell’arrestare il consumo di suolo. Per queste ragioni Legambiente, anche quest’anno, vuole premiare e valorizzare l’impegno di chi, con l’obiettivo di uno sviluppo complessivamente più sano e sostenibile dell’economia e della società, ha scelto di percorrere questa strada”.
“Negli ultimi anni l’impegno della Fondazione Cariplo sul tema della sostenibilità a livello locale si è progressivamente intensificato, attivando un numero rilevante di progetti sui temi dell’ambiente e dell’efficienza energetica.” – ha osservato Marco Frey, membro del CdA della Fondazione incaricato per le tematiche ambientali – “Gli obiettivi strategici della Fondazione in quest’ambito sono volti a promuovere la conoscenza e le buone pratiche relative allo sviluppo sostenibile e l’innovazione gestionale e tecnologica orientata alla tutela e valorizzazione delle risorse ambientali e territoriali. Il Premio Innovazione Amica dell’Ambiente, che la Fondazione sostiene da molti anni, va proprio in questa direzione, coinvolgendo soggetti profit e non. Vanno inoltre sottolineati l’evoluzione e il significativo ampliamento che i temi oggetto del bando hanno avuto nel tempo, andando a stimolare, ad esempio, le amministrazioni pubbliche sulla possibilità di un diverso sviluppo di aree e quartieri dal punto di vista della sostenibilità ambientale ed energetica non solo degli edifici, ma anche dei servizi e dei sistemi di mobilità.”
Ideato da Legambiente, il Premio ha avuto negli anni il sostegno e la promozione da parte di enti, associazioni e soggetti istituzionali di prestigio, uniti dalla comune volontà di accrescere lo sviluppo e la diffusione di soluzioni innovative che migliorino la qualità della vita nel rispetto dell’ambiente. La partecipazione al Bando è aperta a imprese, amministrazioni pubbliche, istituti di ricerca, liberi professionisti ed associazioni di cittadini. I vincitori avranno diritto all'uso del logo “Innovazione Amica dell'Ambiente”, la lampadina dalla foglia verde affiancata al “Cigno” di Legambiente sulla comunicazione legata all'innovazione premiata, per la durata di un anno. La partecipazione al Bando è gratuita.